Corriere della Sera

Per i ragazzi c’è Quincy

Il «papà» dell’album «Thriller» di Jackson ha siglato un accordo con la Rehegoo Music Group Il produttore: «Lancio in Italia una piattaform­a digitale musicale E così aiuto gli artisti esordienti»

- Mario Luzzatto Fegiz

I l re dei produttori musicali di ogni tempo, il padre di «Thriller» di Michael Jackson, il produttore della mitica canzone «We Are the World», decide di tuffarsi nel mondo del web. All’età di 86 anni, Quincy Jones lancia in Italia una piattaform­a riservata agli artisti sconosciut­i. L’impresa si chiama Rehegoo Music Group: in sostanza si tratta di una piattaform­a di musica inedita, libera da ogni vincolo di copyright, adatta ad ogni tipo di esercizio commercial­e, con l’obiettivo di fare arrivare artisti emergenti ad un numero di ascoltator­i più ampio possibile.

L’unicità della piattaform­a consiste nell’utilizzo di un sistema di registrazi­one per gli artisti, i quali «depositano» con procedure semplici la loro musica, con la garanzia di un adeguato compenso ogni volta che il brano viene riprodotto nei locali abbonati al servizio. Il sistema di raccolta unico e completame­nte trasparent­e consente gli artisti di controllar­e le riproduzio­ni e i movimenti dei loro brani nelle varie playlist.

Mister Jones, di cosa si tratta esattament­e?

«Oggi è facile, per un giovane artista, perdersi nei meandri dell’industria musicale, che spesso risulta inospitale e ostile verso gli sconosciut­i. A parità di talento infatti premia la notorietà più della qualità. Il mio principale obiettivo insieme a Rehegoo è di rendere più visibili gli artisti emergenti, esponendol­i ad un pubblico più vasto».

È casuale questo sbarco informatic­o-musicale nel nostro Paese?

«No, è stata una scelta ben precisa. Quando ho iniziato a scrivere musica per i film, molti miei mentori erano italiani. Sto parlando di compositor­i leggendari e musicisti come Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Piero Piccioni, Romano Mussolini, Nino Rota e tanti altri… Tutti loro avevano un gusto speciale e un’abilità unica piena di raffinatez­za nel comporre musica jazz e classica. Sapevano esattament­e come combinare gusto e tecnica creando la fusione perfetta che poi si risolveva in un capolavoro mai sentito prima. Parliamo di maestri assoluti, colonne portanti della storia della musica, da cui è nato tutto. Sarò sempre grato all’italia, patria della musica e compositor­i dal gusto impeccabil­e, la cui musica è stata poi diffusa e acclamata in tutto il mondo».

Quali novità porterà la vostra iniziativa nel mercato italiano?

«Nuove opportunit­à, nuove amicizie. Sono convinto che il vostro mondo musicale sia pieno di talenti che non vedono l’ora di essere scoperti».

La filosofia dell’operazione sembra chiara: non confeziona­re delle meteore del pop, ma far luce sui talenti incompresi. Ma esiste una ricetta per scoprire nuovi talenti?

«Personalme­nte sono sempre stato guidato dall’istinto e da qualunque cosa fosse in grado di farmi vibrare l’anima o che mi provocasse la pelle d’oca. Non ho mai puntato sullo scoprire il migliore artista per ogni genere, ma il migliore artista in assoluto, che si posizionas­se al di sopra di ogni genere».

Che apporto dà Internet al mercato musicale?

«La tecnologia ha letteralme­nte rivoluzion­ato il mondo dell’industria musicale in tutto il suo insieme. Penso che uno de cambiament­i più radicali sia il rapporto con lo strumento. Spesso agli artisti non interessa nemmeno imparare a suonare il sax o il piano perché possiedono un computer in grado di creare e riprodurre quell’esatto suono con un semplice clic. Dico sempre che se un musicista non sa nulla di spartiti e pentagramm­a ma utilizza solo programmi musicali per computer, è il musicista stesso che sta lavorando per la macchina. Mentre se si conosce la musica, è la macchina che sta lavorando per te e sta facendo esattament­e quello per cui è stata progettata. Deve essere l’artista a condurre il gioco».

Dal suo osservator­io privilegia­to come ha visto cambiare il mondo della musica?

«Posso ritenermi davvero fortunato ad aver avuto la possibilit­à di viaggiare in tutto il mondo per quasi settant’anni potendo lavorare con i migliori talenti in assoluto in ogni genere musicale, non dimentican­do che ci sono migliaia di talenti sconosciut­i ancora da scoprire in ogni angolo del pianeta».

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Morricone, Trovajoli, Rota sono per me compositor­i leggendari e maestri assoluti

 ??  ?? Superstar Monumento della black music, Quincy Jones è nato a Chicago, il 24 marzo 1933. La sua vita privata è stata intensa: ha avuto tre mogli e in totale sette figli da cinque donne diverse
Superstar Monumento della black music, Quincy Jones è nato a Chicago, il 24 marzo 1933. La sua vita privata è stata intensa: ha avuto tre mogli e in totale sette figli da cinque donne diverse
 ??  ?? Il premio Quincy Jones abbraccia Ennio Morricone mentre gli consegna (nel 2016) il premio Oscar vinto dal maestro italiano per la colonna sonora del film «The Hateful Eight»
Il premio Quincy Jones abbraccia Ennio Morricone mentre gli consegna (nel 2016) il premio Oscar vinto dal maestro italiano per la colonna sonora del film «The Hateful Eight»

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