Corriere della Sera

Calcio donne, stesse strisce La Juve rosa non fallisce Ora in Nazionale

- Gaia Piccardi

Cambiano nomi, cognomi, indirizzi. Non cambiano le strisce. Il bianconero piglia tutto, con gli uomini e le donne, come l’anno scorso. E per la Juventus Women, squadra fondata il primo luglio 2017 per ottemperar­e alle nuove disposizio­ni della Figc sul calcio femminile, significa due su due. «Decisivi gli scontri diretti» spiega Rita Guarino, torinese doc, ex attaccante, rivangando i tempi duri: lo scivolone di Sassuolo, il torneo riaperto a tre giornate dalla fine, la

botta morale dell’infortunio di Cecilia Salvai nella festa dello Stadium, il fiato di Fiorentina (che grazie al 2-1 sulla Roma va in Champions) e Milan (ieri k.o. in casa con il Chievo: piccola consolazio­ne la classifica cannonieri con Giacinti e Sabatino) sul collo. Domenica scorsa, aspettando il posticipo, le bianconere si sono svegliate con la viola in vetta e le rossonere un palmo avanti, tre destini in tre punti. Ma poi la Juve si è ripresa di forza il campionato travolgend­o 5-0 — a scanso d’equivoci — il Tavagnacco. Per il secondo scudetto di fila mancava il sigillo con l’hellas già salvo (insieme all’orobica retrocede il Bari): ecco il 3-0 con Ekroth, Girelli, Aluko. È il trionfo del gruppo che adesso fornirà l’ossatura alla Nazionale (dai pali con Giuliani al centrocamp­o con Galli all’attacco con Bonansea) per affrontare il Mondiale dopo 20 anni. Un fiore all’occhiello sull’abito da sera.

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(Getty Images) Festa Sara Gama in trionfo

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