Tensione in aumento tra gli alleati
ROMA Lo stato di tensione resta alto all’interno della coalizione di governo. L’inchiesta che ha investito il sottosegretario l eghista Armando Siri sta mettendo a dura a prova la tenuta del governo. Per non parlare dell’altro nodo che sta mettendo a rischio gli equilibri di Palazzo Chigi: il salvagente finanziario per la Capitale caldeggiato da Luigi Di Maio che vorrebbe, infatti, inserire all’interno del decreto Crescita ma che Matteo Salvini non intende accettare perché, avrebbe detto in più occasioni, « non ci sono comuni di serie A e comuni di serie B » . Il leader del Carroccio è in vacanza in Trentino- Alto Adige per « qualche ora di relax e aria buona » , ma trova il tempo per commentare i l sondaggio pubblicato dal Corriere che fotografa il Carroccio al 37 per cento: « Tutto questo grazie a voi e il 26 maggio si cambiala Storia d’ Italia e d’europa! » , ringrazia i suoi potenziali elettori.
In casa Lega tocca invece al capogruppo Riccardo Molinari spegnere le tensioni e lanciare un messaggio distensivo agli alleati grillini: « In questi mesi — assicura — abbiamo fatto quello che abbiamo promesso ma c’e ancora tanto da fare » . Anche se poi, aggiunge Molinari, per fare questo « i grillini devono smettere di litigare e bisogna tornare a lavorare » . Dall’altra parte i Cinquestelle continuano ad alzare il tiro sul caso Siri. « Siamo davanti a un caso di corruzione dove ci sarebbero anche legami con la mafia » , attacca il capogruppo del M5S a Montecitorio Francesco D’uva. E subito dopo fa sapere che « chiederemo un chiarimento sull’assunzione del figlio di Arata da parte della Lega » .
Fin qui le liti all’interno della maggioranza. Poi ci sono le varie sfumature di opposizione che agitano la giornata prepasquale. Il deputato pd Francesco Boccia si dice pronto a sostenere la proposta di Di Maio di una nuova legge sul conflitto di interessi ma, avverte, « vedremo se questa e la volta buona o una farsa » . Mentre Andrea Marcucci, capogruppo del Pd a Palazzo Madama, annuncia una mozione di sfiducia al premier Conte perché, insiste, « deve venire in Aula a spiegare lo stato della situazione relativa al sottosegretario Siri » .
Una mossa cui segue il plauso del segretario pd Nicola Zingaretti: « Bene il presidente Marcucci sulla mozione di sfiducia. L’italia è paralizzata da continui litigi di due alleati complici » . L’altra opposizione rappresentata da Forza Italia torna a parlare con il suo leader Silvio Berlusconi. A sera il Cavaliere diffonde una nota nella quale evidenzia « le abissali differenze di un esecutivo dove al garantismo della Lega si contrappone il giustizialismo del M5S » . Secondo l’ex premier, « è impossibile continuare con questo esperimento perché siamo davanti a due concezioni antitetiche della persona » .
Quanto alla mozione di sfiducia del Pd sul caso Siri il leader azzurro bacchetta i democrat: « È il solito grande errore della sinistra. Come sempre, fedele alla sua storia, FI lavorerà per sconfiggere questo governo con gli strumenti della democrazia non cavalcando vicende giudiziarie » .