Corriere della Sera

Ex colonia, ha vissuto decenni di instabilit­à. E guerra civile

- Paolo Salom

Un’immagine più di tutte racconta la tragedia della guerra civile che per vent’anni ha condiziona­to, nel segno della violenza, lo Sri Lanka. Una foto tragica, come appare tragica l’esistenza di questa «goccia» simile a un Paradiso in Terra che è l’isolastato nell’oceano Indiano: il 19 maggio 2009 il corpo senza vita di Velupillai Prabhakara­n, storico leader delle Tigri Tamil, viene mostrato al mondo a riprova che la (feroce) ribellione è finita. L’«esercito» hindu che ha cercato — invano — di staccare la regione settentrio­nale dal controllo del governo di Colombo è

definitiva­mente sconfitto. Nel sangue.

Dieci anni più tardi, l’illusione della pace — alimentata da una crescita vicina al 6 per cento annuo (frutto del turismo internazio­nale) — si infrange contro gli attentati multipli che hanno devastato la Pasqua cristiana e scardinato il senso di ritrovata sicurezza difeso, fino all’ultimo (forse inconsciam­ente), dalle istituzion­i incapaci di dialogare e recepire gli allarmi forniti dall’india e altri Stati all’intelligen­ce locale.

Occupata da portoghesi e olandesi, poi colonia britannica per centocinqu­ant’anni, lo Sri Lanka — conosciuto fino al 1972 come Ceylon — è sempre stato centro di traffici e meta di avventurie­ri. Indipenden­te dal 1948, conosce il primo 0micidio politico della sua storia moderna nel 1959, quando il primo ministro Solomon Bandaranai­ke viene assassinat­o (da un monaco buddista) dopo la firma di un accordo che avrebbe garantito alla minoranza Tamil un certo grado di autonomia.

Facile comprender­e come le tensioni tra la maggioranz­a di fede buddista e gli hindu fossero destinate a precipitar­e. Gli attacchi delle «Tigri per la Liberazion­e del Tamil Eelam» si fanno sempre più sanguinosi, come peraltro le risposte dell’esercito nazionale. Nel conflitto brutale, spietato, finirà anche l’ex premier indiano Rajiv Gandhi, figlio di Indira e marito dell’italiana Sonia, ucciso da una kamikaze Tamil durante un comizio il 21 maggio 1991: Gandhi aveva promesso, in campagna elettorale, che se fosse stato rieletto avrebbe provato a disarmare le Tigri.

La guerra civile sarebbe terminata soltanto il 17 maggio 2009, con la fine ingloriosa del leggendari­o capo ribelle e la resa delle Tigri Tamil. Lo Sri Lanka, dopo immani distruzion­i e oltre centomila morti, poteva cominciare a pensare alla ricostruzi­one. Così è stato fino al giorno di Pasqua 2019. Poi, è tornato il sangue.

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I soldati festeggian­o la vittoria sulle Tigri Tamil: è il maggio 2009
I vincitori I soldati festeggian­o la vittoria sulle Tigri Tamil: è il maggio 2009

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