Cari adulti, leggete romanzi per bambini
La raccomandazione di Rundell, prof a Oxford
Il capolavoro di Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini) è del 1883 LONDRA Comincia ogni giornata facendo una ruota. In fondo è un po’ come leggere: «Ti fa vedere il mondo all’incontrario». La sera si concede qualche pagina de L’orso Paddington. «Ha un messaggio pieno di speranza. Credo che l’autore Michael Bond veda la vita come qualcosa di miracoloso». Katherine Rundell è una professoressa fuori dal comune. All’università di Oxford studia e insegna poesia rinascimentale, con specializzazione in John Donne, ma tra le sue passioni c’è anche la letteratura per bambini. Se qualche collega storce il naso — «mi guardano con
Le venti novelle di Italo Calvino uscirono per la prima volta nel 1963 pietà e commiserazione» — lei è convinta che ogni adulto farebbe bene a immergersi regolarmente in romanzi come La bussola d’oro di Philip Pullman, Il vento tra i salici di Kenneth Grahame, Il castello errante di Howl di Diana Wynne Jones, e decine di altri titoli indirizzati a lettori giovanissimi.
La ragione? Semplice. Questi libri «sono un canale perfetto per stimolare creatività e immaginazione, per ritrovare gioia e spensieratezza, per osservare il mondo con quattro occhi, quelli da adulto e quelli da bambino», racconta. «Chiunque può scoprire
Il romanzo fantastico di Philip Pullman è stato pubblicato in Italia nel 1996 un’alchimia inaspettata in questi libri, ricordare qualcosa che con gli anni aveva in parte dimenticato o nascosto». È una teoria che Rundell spiega in maniera dettagliata in Perché dovreste leggere libri per bambini, anche adesso che siete grandi e saggi, volume che sarà nelle librerie inglesi ad agosto.
Che Pinocchio e Marcovaldo, allora, tornino sui comodini di tutti, grandi e piccini. Rundell, dopotutto, sa di cosa parla. Se il suo è un iter accademico di prim’ordine — All Souls, il suo collegio a Oxford, ammette solo 75 ricercatori selezionati con un esame d’ingresso tra i più difficili al mondo —, è per i suoi romanzi per l’infanzia che, a soli 32 anni, oggi è tra le scrittrici più ammirate (e lette) del Regno Unito. I suoi libri, da Sophie sui tetti di Parigi a Capriole sotto il temporale, hanno ottenuto riconoscimenti in diversi Paesi, Italia compresa (premio Andersen per La ragazza dei lupi).