Corriere della Sera

La rivoluzion­e blanca 500 milioni sul piatto per tornare subito Real

Il piano di Perez: nel mirino Hazard, Pogba e Neymar

- Carlos Passerini

Mezzo miliardo. Un budget choc, un business plan senza precedenti. Un fiume di denaro che potrebbe sconvolger­e il mercato estivo. Non solo del Madrid, che per tornare al più presto Real è pronto a investire una fortuna, ma del continente intero. Perché il calcio non si sottrae alle regole generali dell’economia: in un mercato aperto, in presenza di un acquirente con enorme disponibil­ità, i prezzi aumentano. Tutti.

L’indiscrezi­one de L’équipe a fine marzo trova conferme col passare delle settimane: Florentino Perez intende finanziare la restaurazi­one con 500 milioni. Di fatto, una dichiarazi­one di guerra. Per intenderci, il doppio di quanto investì un’estate fa il club più attivo d’europa, la Juventus, con 261. Il primato appartiene al Psg che sfondò quota 280 nella sessione 2017, quando Al-khelaifi portò a Parigi Neymar e Mbappé.

Proprio quest’ultimo è stato a lungo il principale obiettivo del Real. La trattativa c’è stata ma si è interrotta bruscament­e. «Sono sicuro di rimanere, faccio parte di un progetto», ha detto Kylian il giorno di Pasqua a Canal+ dopo il match vinto contro il Monaco e valso l’ennesimo titolo di Ligue 1 ai parigini. Un’uscita che ha gelato il madridismo. «Buon per loro che sia tornato Zidane, li seguirò come spettatore», ha aggiunto il campione del mondo, beffardo.

Lui non ci sarà, insomma, a capo della «reconquist­a», ma lo scenario non cambia: il suo gran rifiuto non scoraggerà Perez. Che ha dato la sua parola a Zidane: 3-4 grandi giocatori per tornare subito nell’élite europea. Uno sarà con ogni probabilit­à Eden Hazard, formidabil­e fantasista belga in rotta col Chelsea e soprattutt­o con Sarri: 100-110 milioni e si chiude. L’altro è Paul Pogba, che Zizou vede come soluzione ideale per il centrocamp­o: va in scadenza nel 2021 e non ha alcuna intenzione di rinnovare. Valore sui 150. Davanti l’obiettivo galactico (ma complicato) resta Neymar, forse l’unico che potrebbe coprire il vuoto anche mediatico lasciato da Cristiano Ronaldo, anche perché dalle parti di Chamartin le vedove di CR7 sono aumentate a dismisura. Da Gundogan (Man City) a Jovic (Eintracht) fino a Eriksen del Tottenham: la lista dei candidati è lunga e varia. Così come quella dei partenti.

C’è aria di rivoluzion­e, di ricambio generazion­ale. Una diaspora che coinvolger­à l’europa tutta. Marcelo vuole la Juve, per tornare a giocare con Cristiano, ma il d.s bianconero Paratici sta in guardia anche su Isco e Kroos. Il dossier Varane è cambiato dall’arrivo di Zidane, che ha bloccato la sua cessione: è pronto un rinnovo. Discorso diverso per Bale, fischiato dal Bernabeu l’altro giorno. Il suo futuro è tutto da decifrare, come quello di Modric, che piace da sempre all’inter. I nerazzurri torneranno all’attacco? O Zizou bloccherà tutto?

L’unica certezza è che il terremoto di Madrid scuoterà l’europa. Che si prepara a un’altra estate di follie. Nell’ultima si spesero 4,5 miliardi fra Inghilterr­a, Italia, Spagna, Germania e Francia. Nel 2008 non erano neanche 2. Meno della metà. Il calcio globale è entrato in un’altra dimensione, trascinato dall’esplosione dei diritti tv e da un giro d’affari gonfiatosi a dismisura. È la nuova era, nulla sarà più come prima. Abituiamoc­i.

Senza precedenti Verrebbe sfondato il record del Psg di 280. Ma Mbappé si chiama fuori: «Resto a Parigi»

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(Afp) Obiettivo Paul Pogba, oggi al Manchester United, è valutato 150 milioni

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