Corriere della Sera

«Accoltella­to per il crocifisso» Giallo sulla lite dei due clochard

Roma, Salvini scrive a prefetti e questori. I 5 Stelle: i rimpatri sono fermi

- Rinaldo Frignani

ROMA L’appuntamen­to è per questa mattina al Viminale. Una riunione straordina­ria «su sicurezza, terrorismo, estremismo islamico e immigrazio­ne». Il ministro dell’interno Matteo Salvini l’ha annunciata dopo aver reso pubblico di aver scritto «a prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazio­ne di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti». Un’iniziativa collegata direttamen­te al ferimento di sabato scorso, di sera, davanti alla stazione Termini, di un georgiano di 44 anni, Samuel Ambarian, da parte di un marocchino di 37, pregiudica­to, Mohammed Rarhdoun: senza fissa dimora, ma con regolare permesso di soggiorno, avrebbero discusso su un bus della linea 64 perché il georgiano portava al collo un crocefisso. Da qui la lite e l’accoltella­mento. A rivelarlo è stato ieri mattina proprio il responsabi­le del Viminale, poi ripreso dalle agenzie di stampa, anche se già sabato il pm Alberto Galanti aveva aperto un fascicolo per tentato omicidio aggravato dall’odio religioso sulla base delle prime dichiarazi­oni di Ambarian, medicato in ospedale per una ferita alla gola e dimesso con 21 giorni di prognosi. Ma la vicenda è tutt’altro che chiara. Anzi. Il georgiano ha cambiato versione almeno due volte, e la Questura non ha confermato la storia del crocefisso: per ricostruir­e i fatti saranno esaminati i video delle telecamere puntate su piazza dei Cinquecent­o.

Nel frattempo però sull’iniziativa di Salvini divampa lo scontro politico. «Infelice è il Paese dove il ministro dell’interno, anziché garantire la sicurezza di tutti, fomenta l’odio e l’aggressivi­tà. Da lui dichiarazi­one irresponsa­bile, tanto quanto la sua irresponsa­bile circolare ai prefetti», attacca Lia Quartapell­e, capogruppo dem in commission­e Esteri alla Camera, mentre dagli stessi alleati di governo, i Cinque Stelle, arriva la critica: «Il vero problema sono i 600 mila irregolari in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, e non si risolve scrivendo una lettera o una circolare. Bisogna fare di più sui rimpatri, fermi al palo».

Sul fronte delle indagini sul misterioso ferimento sono stati intanto sentiti due testimoni: l’autista del bus, che ha riferito di non aver assistito ad alcuna lite a bordo del mezzo pubblico, e un passante che ha visto Rarhdoun, poi fermato dalla polizia in via Cavour dopo un breve inseguimen­to a piedi, gettare il coltello sotto le auto in sosta. Gli investigat­ori propendono per un tentativo di rapina, di più forse si saprà nei prossimi giorni. Ma Salvini non arretra: «Come ministro dell’interno ho il dovere di garantire la sicurezza e non sottovalut­are questi fenomeni, che guarda caso vedono come protagonis­ti extracomun­itari arrivati in Italia grazie ai porti aperti». Poi la replica al Pd: «È impegnato a negare il movente religioso a Termini, ma dimentica che a Pasqua a Torino un senegalese ha aggredito due poliziotti urlando Allah Akbar».

Il movente

L’uomo ferito a Termini ha cambiato versione Gli investigat­ori ipotizzano una rapina

La lettera

Il ministro: più controlli dove si radunano cittadini islamici Oggi vertice al Viminale

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