Il mattone, in ripresa, torna ai livelli del 2010
Per adesso è un segnale, a registrarlo l’osservatorio dell’istat. Non c’è soltanto Milano, anche se il capoluogo lombardo con i suoi 13 miliardi di investimenti attesi nel settore immobiliare, guida la ripresa. Il mattone made in Italy, dopo lunghi anni di frenata, è riuscito a recuperare i livelli di otto anni fa. «Nel quarto trimestre 2018 l’indice destagionalizzato delle compravendite registra un’accelerazione della crescita del mercato immobiliare che, a livello nazionale, raggiunge i valori medi del 2010, trainato dalle transazioni rilevate nel Nord del Paese», sottolinea l’istituto di statistica, Nell’ultimo trimestre del 2018, nonostante tempi di recessione tecnica, le compravendite immobiliari sono cresciute a un ritmo molto intenso, con un aumento del 4,7%. Segnali, appunto. Legati anche al fatto che i tassi d’interesse sui mutui, seppure in lieve rialzo, restano su livelli particolarmente bassi. Una condizione favorevole all’acquisto e che rende competitivo il rogito rispetto al contratto d’affitto. Qualche segnale si registra anche sul fronte delle imprese. Sono ancora molti i capannoni vuoti e in molte aree del Paese si fa fatica a ricollocarli, tanto è vero che nella manovra è prevista un’agevolazione. Ma a fine 2018 le transazioni per negozi, uffici, laboratori e capannoni sono salite del 10,3%.