I francesi di Auchan studiano la vendita di Simply
L’ipotesi di Conad per alcuni negozi. L’allarme dei sindacati: a rischio 8 mila posti
Qualcuno, tra i sindacati, lo inquadra come «effetto Aldi». L’insegna tedesca di discount è appena sbarcata in Italia lanciando una rete di negozi e con una politica di prezzo piuttosto aggressiva che rischia di mettere fuori mercato i piccoli supermercati a marchio Simply-sma controllati da Auchan. Il gigante francese nel nostro Paese soffre aggredito da un lato della concorrenza tricolore su una fascia di mercato medio-alta (Coop, Esselunga, Conad) e dall’altro dalle insegne tedesche low-cost come Aldi, appunto, e Lidl. Così ha deciso di vendere l’intera rete di 260 negozi su tutto il territorio nazionale, perché i margini sono diventati troppo risicati e per questo sta intavolando una serie di trattative con gli eventuali acquirenti.
Le indiscrezioni parlano di un interesse di Conad per alcuni punti vendita, anche se l’amministratore delegato, Francesco Pugliese, si affretta a smentire derubricandole a voci prive di fondamento. Simply-sma si presenta con il marchio Rinascente nel 1961 a Milano. Poi i negozi vengono ceduti ad Auchan — di proprietà della famiglia Mulliez che possiede anche Decathlon –— che una decina di anni fa fonda una catena di soft discount in Italia e in Francia. Anni complicati per il colosso della grande distribuzione, complice anche il declino della formula dell’ipermercato che in Italia ha avuto successo sul finire degli anni ‘90 e i primi anni Duemila per poi smarrirsi, vista la rinascita dei negozi di vicinato e la tenuta dei mercati rionali.
I confederali sono preoccupati per il futuro degli 8mila lavoratori coinvolti, soprattutto perché il rischio è che chi subentra possa chiedere agli addetti condizioni reddituali peggiori di quelle attuali. Auchan, interrogata, si affida ad una nota in cui dice di voler mantenere «un rapporto continuo con i sindacati per spiegare con trasparenza la situazione reale. Al momento non ci sono accordi, siamo impegnati a cercare le soluzioni migliori per garantire continuità commerciale e occupazionale nelle aree in difficoltà». I punti vendita maggiormente a rischio sono quelli in Sicilia, dove Auchan è rimasto l’unico gruppo della distribuzione organizzata con una rete capillare. Carrefour ha lasciato tempo fa.