Compensi Rai, la Lega propone il tetto massimo di un milione
Un tetto di un milione ai compensi di conduttori e artisti in Rai. E licenziamento in tronco per i dirigenti dell’azienda pubblica che non svolgano funzioni previste dal piano industriale. È questo il contenuto di una proposta di risoluzione che la Lega sta mettendo a punto e con la quale, insieme con l’alleato M5S, vorrebbe impegnare la Rai. A svelare i dettagli dell’iniziativa, annunciata da Matteo Salvini in un’intervista a La Verità, è Massimiliano Capitanio, deputato del Carroccio e agguerrito membro della commissione di Vigilanza Rai. «Esistono troppi dirigenti in Rai a 200 mila euro l’anno che dirigono solo se stessi, non svolgendo più alcuna funzione. Non possiamo permettercelo. E non si tratta di spoils system, come qualcuno ha ipotizzato, ma di modernizzare un’azienda che ha bisogno di nuove competenze». Ma la Lega non si fermerà qui. Da tempo Salvini polemizza sul contratto e i compensi del conduttore Fabio Fazio che sembrano però «blindati», al punto che il vicepremier ha dichiarato che non andrà ospite del conduttore finché non sarà lui stesso a ridursi il compenso. Ed ecco che la risoluzione vorrebbe indurre la Rai a mettere un tetto di un milione agli emolumenti di conduttori e artisti. «Anche per gli ospiti di Sanremo» precisa Capitanio, che ci tiene a sottolineare che i contratti proposti non dovranno essere «fuori mercato» per non mettere in difficoltà la Rai rispetto alla concorrenza. Infine c’è il tema dei contratti appaltati all’esterno: secondo Salvini «un’azienda di 13 mila dipendenti non può appaltare fuori la metà di quello che produce». La risoluzione è in via di scrittura e sarà presentata «a breve». Due le strade possibili: la via parlamentare o la commissione di Vigilanza Rai, che sarebbe l’organo preposto a dare indirizzi all’azienda pubblica.