Corriere della Sera

Il Papa e la festa della Gazzetta «Il calcio resti il gioco dei bimbi»

Papa Francesco accoglie 5mila ragazzini all’iniziativa della Gazzetta dello Sport «Genitori non fate gli ultrà» Cairo: «Il pallone include»

- di Gian Guido Vecchi

Alfredo Di Stefano, un signore del quale Pelé disse «per me il più forte è stato lui», raccontava di quando era già una promessa ma ancora si divertiva a giocare per strada con i bambini, a Buenos Aires, dalle parti del barrio Flores, dove al 531 di calle Membrillar abitava il piccolo Jorge Mario Bergoglio, «è probabile fosse uno di quei ragazzini». Ed ora sono passati più di settant’anni ma quel bambino divenuto pontefice è rimasto un appassiona­to (nonché tifoso del San Lorenzo: prima di trasferirs­i a Roma, aveva la tessera 88235N-0), accenna sorridendo a un tocco di palla e guarda con gli occhi che brillano i cinquemila bambini e ragazzi impegnati a fargli la «ola» in Aula Nervi, «quando ho sentito quell’“oooh” è come se avessi segnato io!».

Ragazzi e campioni, tecnici e dirigenti ascoltano Francesco al termine de «Il calcio che amiamo», l’evento organizzat­o dalla Gazzetta dello Sport con Figc, Lega serie A e ministero dell’istruzione per restiza, «al gioco più bello del mondo» il suo senso educativo essenziale. Urbano Cairo, presidente di Rcs Mediagroup e del Torino, nel messaggio di saluto al Papa dice che «“Il calcio che amiamo” è quello dei ragazzi che rappresent­ano il nostro futuro», il gioco che insegna a fare squadra, condivisio­ne e convivenza, ed è «sinonimo di inclusione» perché «la domanda “vuoi giocare con me?” è uno dei primi gesti di accoglienz­a che un bambino possa manifestar­e», fino a spiegare: «Il calcio è divertimen­to e il divertimen­to non va insegnato, va preservato e coltivato. È la radice del calcio, la sua essenil suo lato migliore». Ed è su questo punto che si sofferma Francesco.

Il Papa ricorda le parole di una teologa alla quale avevano chiesto come spiegare la felicità a un bambino: «Io non la spiegherei, gli darei un pallone per giocare». Ecco, «questa è la felicità», sillaba, e cita don Bosco, l’inventore degli oratori: «Volete i ragazzi? Buttate in aria un pallone e prima che tocchi terra vedrete quanti si saranno avvicinati!». Si parla del gioco più bello del mondo «e io penso lo stesso, ma è un’opinione personale!», sorride Francesco tra gli applausi. Però spesso non è così: «Purtroppo assistiamo, anche nel calcio giovanile, a fenomeni che macchiano la sua bellezza. Ad esempio, si vedono certi genitori che si trasforman­o in tifosi ultrà, o in manager, in allenatori…».

La parola «gioco», a volte, «viene dimenticat­a e magari sostituita — di nascosto — con altre meno coerenti, se non del tutto contrarie alle sue finalità, invece è un gioco e tale deve rimanere», esclama Bergoglio e invita tutti a ripetere: «Il calcio è un gioco!». Tra i cinquemila in festa ci sarà qualche fuoriclass­e futuro o forse no, ma non importa. Il pontefice nomina la Carta dei diritti dei ragazzi, «è un diritto giocare, ho la felicità di giocare, ma ho il diritto di non diventare un campione». I genitori farebbero bene a ricordarse­lo: «Vi esorto a trasmetter­e ai figli questa mentalità: gioco, gratuità, socialità...».

Il Papa si rivolge anche alle società sportive, «vi chiedo di non trasformar­e i sogni dei vostri ragazzi in facili illusioni destinate a scontrarsi presto con i limiti della realtà», chiede ai grandi campioni di «non dimenticar­e da dove siete partiti, quel campo di periferia, quell’oratorio» e di «incoraggia­re i più giovani a diventare grandi “dentro”». Le ultime parole di Francesco sono per i dirigenti: «Per favore, custodite sempre la amatoriali­tà. Che la bellezza del calcio non finisca in un do ut des degli affari finanziari».

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1 Papa Francesco firma un pallone. Per l’evento organizzat­o dalla Gazzetta dello Sport in Vaticano sono stati ospitati 5 mila ragazzi (Afp)
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2 Papa Francesco stringe la mano al presidente di Rcs Urbano Cairo; 3 Il Papa con Javier Zanetti; 4 Il biliardino della «Gazzetta» autografat­o da Francesco (Bozzani, Afp)

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