I PARADOSSI DEI NOSTRI SOVRANISTI
I PARADOSSI DEI SOVRANISTI E IL RUOLO DEL NOSTRO PAESE
Secondo gli ultimi sondaggi, si ritiene che queste elezioni europee vedranno un’importante avanzata dei partiti sovranisti, che però non raggiungerebbero la maggioranza nel Parlamento. Sarebbe perciò una coalizione di gruppi europeisti (popolari, socialisti, liberali, verdi) a formare la maggioranza, sia pure con maggiore difficoltà che in passato. Una simile maggioranza si avrebbe probabilmente nella Commissione.
L’italia sarebbe l’unico tra i grandi Stati membri, ad eccezione forse del Regno Unito peraltro sul piede di partenza dall’ue, a portare in Parlamento una delegazione composta — al 60% circa, secondo le ultime stime — da eletti nelle liste dei tre principali partiti che vengono generalmente considerati sovranisti (Lega, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’italia).
Gli elettori che voteranno per questi partiti avranno tante diverse motivazioni, visioni del mondo, preoccupazioni. Tutte legittime, in una democrazia. Ma è probabile che essi, pur sostenendo partiti ben differenti l’uno dall’altro, siano accomunati da un’aspirazione, non solo legittima, ma nobile : quella di rendere più forte l’italia, la nazione italiana.
La cultura dei rispettivi partiti e i loro leader hanno convinto questi elettori che la forza di una parte (l’italia) di un sistema più ampio (l’ue) aumenta — come se si trattasse di un gioco a somma zero — se alcuni poteri vengono tolti al sistema e attribuiti, o restituiti se si tratta di poteri preesistenti, alle singole parti. Ma non è così.
uegli elettori saranno delusi, quando constateranno che con il loro voto avranno spedito a Strasburgo deputati vogliosi di rivoltare come un guanto «questa» Europa, ma che si troveranno ibernati in un’opposizione che non conta, alleati con i sovranisti di altri Paesi intenti come loro a ridurre i poteri della Ue, ma ben difficilmente disponibili ad assecondare le specifiche richieste di interesse italiano da tempo avanzate dai nostri sovranisti.
Per quali politiche concrete dovrebbero battersi gli italiani presenti nel Parlamento e nelle altre istituzioni europee, per rafforzare l’italia, per rendere gli italiani più soddisfatti di far parte della Ue? Un elenco plausibile di obiettivi largamente condivisi in Italia sarebbe per esempio il seguente.
Un’europa più presente sui problemi dell’africa. Più dotata di competenze e risorse per realizzare davvero un controllo efficace sulla frontiera esterna comune. In d
Più poteri
Il Parlamento e la Commissione devono essere in grado di coordinare la fiscalità
Obiettivi Un’unione più presente sui problemi dell’africa con risorse per controlli concreti sulla frontiera
grado di imporre il rispetto, da parte di tutti gli Stati membri, degli obblighi di accoglienza verso i rifugiati e di condivisione dei relativi oneri. Un’europa che si prepari concretamente a non lasciare soli i singoli Paesi sul piano della difesa, della sicurezza, soprattutto in caso di attacchi militari, terroristici, cibernetici da parte di potenze esterne alla Ue.
Un’europa capace di esercitare i suoi poteri in campi quali la lotta alla contraffazione o la sorveglianza sulle grandi multinazionali, in primis le piattaforme digitali, affinché svolgano i loro servizi, così utili per tanti aspetti, ma senza arrecare danni ai contribuenti europei con l’elusione fiscale, ai cittadini europei con violazioni della privacy, dei diritti d’autore, magari con interferenze sulle elezioni.
In economia, ci vorrebbe una Ue che si decida a modificare il patto di Stabilità riconoscendo spazi adeguati agli investimenti pubblici non solo comunitari (piano Juncker) ma anche nazionali. Che dia al Parlamento e alla Commissione più poteri per coordinare la fiscalità ed eliminare i paradisi fiscali
Illusione
Si rischia di indebolire l’italia rendendo arduo il perseguimento dei suoi interessi nazionali
anche interni alla Ue, togliendo il potere di veto che finora i governi hanno sempre considerato intangibile.
Chi scrive, pur non essendo considerato un sovranista, sottoscriverebbe ognuno di questi obiettivi, probabilmente molto condivisi in Italia. Sì, sono tutti passi che sarebbero nell’interesse dell’italia e che ci porterebbero più vicini a conseguire le finalità del sovranismo. Un sovranismo europeo, però, cioè all’unico livello al quale nel mondo odierno la sovranità potrebbe esercitarsi, anche a vantaggio dei singoli Paesi membri.
Invece, insistendo su posizioni di sovranismo nazionale si coltiverebbe l’illusione di un’italia più forte, ma indebolendola nei fatti e rendendo più arduo il perseguimento dei suoi interessi nazionali.