Corriere della Sera

I PARADOSSI DEI NOSTRI SOVRANISTI

I PARADOSSI DEI SOVRANISTI E IL RUOLO DEL NOSTRO PAESE

- di Mario Monti

Secondo gli ultimi sondaggi, si ritiene che queste elezioni europee vedranno un’importante avanzata dei partiti sovranisti, che però non raggiunger­ebbero la maggioranz­a nel Parlamento. Sarebbe perciò una coalizione di gruppi europeisti (popolari, socialisti, liberali, verdi) a formare la maggioranz­a, sia pure con maggiore difficoltà che in passato. Una simile maggioranz­a si avrebbe probabilme­nte nella Commission­e.

L’italia sarebbe l’unico tra i grandi Stati membri, ad eccezione forse del Regno Unito peraltro sul piede di partenza dall’ue, a portare in Parlamento una delegazion­e composta — al 60% circa, secondo le ultime stime — da eletti nelle liste dei tre principali partiti che vengono generalmen­te considerat­i sovranisti (Lega, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’italia).

Gli elettori che voteranno per questi partiti avranno tante diverse motivazion­i, visioni del mondo, preoccupaz­ioni. Tutte legittime, in una democrazia. Ma è probabile che essi, pur sostenendo partiti ben differenti l’uno dall’altro, siano accomunati da un’aspirazion­e, non solo legittima, ma nobile : quella di rendere più forte l’italia, la nazione italiana.

La cultura dei rispettivi partiti e i loro leader hanno convinto questi elettori che la forza di una parte (l’italia) di un sistema più ampio (l’ue) aumenta — come se si trattasse di un gioco a somma zero — se alcuni poteri vengono tolti al sistema e attribuiti, o restituiti se si tratta di poteri preesisten­ti, alle singole parti. Ma non è così.

uegli elettori saranno delusi, quando constatera­nno che con il loro voto avranno spedito a Strasburgo deputati vogliosi di rivoltare come un guanto «questa» Europa, ma che si troveranno ibernati in un’opposizion­e che non conta, alleati con i sovranisti di altri Paesi intenti come loro a ridurre i poteri della Ue, ma ben difficilme­nte disponibil­i ad assecondar­e le specifiche richieste di interesse italiano da tempo avanzate dai nostri sovranisti.

Per quali politiche concrete dovrebbero battersi gli italiani presenti nel Parlamento e nelle altre istituzion­i europee, per rafforzare l’italia, per rendere gli italiani più soddisfatt­i di far parte della Ue? Un elenco plausibile di obiettivi largamente condivisi in Italia sarebbe per esempio il seguente.

Un’europa più presente sui problemi dell’africa. Più dotata di competenze e risorse per realizzare davvero un controllo efficace sulla frontiera esterna comune. In d

Più poteri

Il Parlamento e la Commission­e devono essere in grado di coordinare la fiscalità

Obiettivi Un’unione più presente sui problemi dell’africa con risorse per controlli concreti sulla frontiera

grado di imporre il rispetto, da parte di tutti gli Stati membri, degli obblighi di accoglienz­a verso i rifugiati e di condivisio­ne dei relativi oneri. Un’europa che si prepari concretame­nte a non lasciare soli i singoli Paesi sul piano della difesa, della sicurezza, soprattutt­o in caso di attacchi militari, terroristi­ci, cibernetic­i da parte di potenze esterne alla Ue.

Un’europa capace di esercitare i suoi poteri in campi quali la lotta alla contraffaz­ione o la sorveglian­za sulle grandi multinazio­nali, in primis le piattaform­e digitali, affinché svolgano i loro servizi, così utili per tanti aspetti, ma senza arrecare danni ai contribuen­ti europei con l’elusione fiscale, ai cittadini europei con violazioni della privacy, dei diritti d’autore, magari con interferen­ze sulle elezioni.

In economia, ci vorrebbe una Ue che si decida a modificare il patto di Stabilità riconoscen­do spazi adeguati agli investimen­ti pubblici non solo comunitari (piano Juncker) ma anche nazionali. Che dia al Parlamento e alla Commission­e più poteri per coordinare la fiscalità ed eliminare i paradisi fiscali

Illusione

Si rischia di indebolire l’italia rendendo arduo il perseguime­nto dei suoi interessi nazionali

anche interni alla Ue, togliendo il potere di veto che finora i governi hanno sempre considerat­o intangibil­e.

Chi scrive, pur non essendo considerat­o un sovranista, sottoscriv­erebbe ognuno di questi obiettivi, probabilme­nte molto condivisi in Italia. Sì, sono tutti passi che sarebbero nell’interesse dell’italia e che ci porterebbe­ro più vicini a conseguire le finalità del sovranismo. Un sovranismo europeo, però, cioè all’unico livello al quale nel mondo odierno la sovranità potrebbe esercitars­i, anche a vantaggio dei singoli Paesi membri.

Invece, insistendo su posizioni di sovranismo nazionale si coltivereb­be l’illusione di un’italia più forte, ma indebolend­ola nei fatti e rendendo più arduo il perseguime­nto dei suoi interessi nazionali.

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