Corriere della Sera

Ultimi appelli e scontri prima del voto di domenica. Continua la polemica tra Di Maio e Salvini. Il Pd: contro questo governo votate per noi.

Il leader 5 Stelle: Camere e governo, siamo noi la maggioranz­a. Il piano per ripartire dopo il voto

- Emanuele Buzzi

Il traguardo del voto è a MILANO un passo, ma sembra già alle spalle. Luigi Di Maio, prima di arringare i militanti in piazza della Bocca della Verità a Roma, fissa già gli obiettivi per la prossima settimana. «Basta sparate, si torni al lavoro sul contratto di governo», dice ai suoi. L’idea è quella di ripartire già lunedì, cercando di calendariz­zare «quanto prima» il prossimo Consiglio dei ministri. Il capo politico dei pentastell­ati mira a presentare una informativ­a sul salario minimo già alla prossima riunione e — parallelam­ente, come dichiarato nelle scorse settimane — è pronto a sollecitar­e la Lega sulla flat tax. Diversa la posizione sull’autonomia: i Cinque Stelle in questo caso aspettano dalla Lega un testo nei dettagli e auspicano la presenza al tavolo anche di Barbara Lezzi, ministro per il Sud. Intanto, Di Maio lavora anche al nodo alleanze per Bruxelles che dovranno essere sciolte entro fine giugno: ci sono in lizza tre nuovi possibili alleati e tra questi — secondo indiscrezi­oni

d Ora bisogna andare avanti Questa marcia però è ancora lunga e difficile Davide Casaleggio

Non si discute il merito, se cioè sia giusto o sbagliato che il Regno Unito abbia deciso di lasciare l’europa: il problema è il metodo. E da questo punto di vista il «caso inglese» dovrebbe servire da insegnamen­to. Invece è una lezione che rischia di non essere compresa, sebbene simili vicende dovrebbero far capire raccolte dall’adnkronos e rilanciate poi sul web — ci dovrebbero essere anche i sovranisti francesi di Debout La France (a rischio però di non passare la soglia di sbarrament­o).

L’ultimo giorno di campagna elettorale è stato scandito da dichiarazi­oni tv. «Non ho mai capito perché le elezioni europee dovrebbero cambiare il Parlamento italiano — dice il vicepremie­r ad Agorà su Rai Tre, chiudendo a eventuali rimpasti —. Il Movimento ha il 36% del Parlamento italiano, ha la maggioranz­a assoluta in Consiglio dei ministri e così rimarrà, io non intenzione di parlare di poltrone da lunedì, ma di chiedere abbassamen­to delle tasse per le imprese e per le famiglie, salario minimo orario da realizzare, il decreto Famiglia, la legge sul conflitto di interessi». E poi sulla Tav, precisa che «con la ragionevol­ezza una soluzione si trova».

A Otto e mezzo su La7, invece, il leader (che si è presentato agli studi tv accompagna­to dalla fidanzata Virginia Saba) ribadisce il suo no a modifiche per la regola dei due mandati e parla del post Europee. «Dobbiamo guardare a un commissari­o all’industria e alla competitiv­ità, non agli esteri come è stato l’ultima volta». E punge la Lega: «Se c’è qualcuno nel governo che vuole fare cadere il governo lo deve dire sabato, non lunedì».

Il finale è riservato al comizio. Piazza a tratti vuota, assenti Beppe Grillo e Roberto Fico (per garantire il suo ruolo istituzion­ale), Alessandro Di Battista attivista semplice (e star tra gli attivisti). E Davide Casaleggio si rivolge indirettam­ente ai grandi assenti: «L’importante non è il ruolo che uno si ritaglia, ma avere un obiettivo comune. Possiamo essere orgogliosi di quanto fatto, ora bisogna andare avanti. Questa marcia però è ancora lunga e difficile. Solo rimanendo uniti possiamo continuare a sognare». L’intervento di Di Maio è una difesa dell’operato. «Ci sono stati continui sconfiname­nti nei nostri temi, abbiamo preso uno schiaffo, due schiaffi, poi abbiamo iniziato ad alzare la voce. Se abbiamo commesso un errore in questo governo è di essere stati troppo buoni». «Unico nostro alleato è il contratto di governo», puntualizz­a anticipand­o la settimana che verrà. Poi punge il Pd che «non rappresent­a la sinistra».

Il contratto

Il vicepremie­r: basta sparate, ora si torni a lavorare sul contratto di governo

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(Imagoecono­mica) A Roma Il vicepremie­r Luigi Di Maio, 32 anni, lascia gli studi de La7, dov’era ospite di Otto e mezzo, con la fidanzata Virginia Saba, 36

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