Corriere della Sera

«Senza Forza Italia non sono possibili altre maggioranz­e»

Berlusconi in tv sventola il cartellino rosso: M5S via dal governo, Lega e FDI mai da soli

- Dino Martirano

ROMA Silvio Berlusconi ha fatto il giro di molti studi televisivi, ha concesso più di un’intervista ai quotidiani e, infine, quando è giunto a Cologno Monzese nel salotto tv di Barbara D’urso, ha mostrato davanti alle telecamere un cartellino rosso, da arbitro: «Se Forza Italia avrà un buon risultato e il M5S si fermerà sotto il 20%, gli italiani potranno estrarre il cartellino rosso a questi signori». E per il leader di Forza italia, i grillini sono sempre degli «scappati di casa» che devono essere allontanat­i dal governo: «Un voto a Forza Italia vuol dire che il centrodest­ra può andare al governo» anche «per introdurre una flat tax capace di far emergere tutto il sommerso su cui ora c’è evasione». Ma poi, per «ammonire» i suoi alleati naturali, che pare abbiano altri progetti, Berlusconi esibisce pure un cartellino giallo: «Questo è per Salvini e la Meloni. Per Salvini perché dice che continuerà questo governo. Quindi votando Lega si ottiene che questo governo continui». E poi aggiunge: «In tutte le elezioni che ci sono state nell’ultimo anno il centrodest­ra ha sempre vinto con l’apporto indispensa­bile dei voti di Forza Italia, senza Lega e FDI non hanno mai raggiunto la maggioranz­a».

Nel tardo pomeriggio, Salvini lo precede negli studi di Canale 5 ma

d Sarò l’unico leader a Bruxelles mentre Salvini e Meloni si sono messi in lista alle Europee solo per attirare voti In Italia ci sono le condizioni per un governo di centrodest­ra da subito

spetta a lui, padrone di casa a Cologno Monzese, chiudere la carrellata dei leader nella trasmissio­ne ammiraglia di Canale 5. Poco prima nello studio di Tgcom 24, sapendo di trovarsi davanti al pubblico che lo ha quasi idolatrato per almeno due decenni, aveva sparato una delle sue battute ad effetto: «Riflettete, francament­e non capirei un risultato che non ci consentiss­e di tornare al governo. Anni fa si scelse Barabba, oggi scegliete Gesù...».

Il giudizio sul governo in carica è molto negativo: «Hanno fatto male all’italia, diventata maglia nera in Europa... Il governo sa solo litigare, Lega e M5S sono in contrasto su almeno 30 proposte. Il Paese soffre, è isolato in Europa, ha meno lavoro e più poveri, ai Cinquestel­le è stata data in mano l’italia e non sanno cosa fare. Per questo chiedo ai 51 milioni di italiani che ne hanno diritto il loro voto per cambiare». Per Berlusconi, poi, è un punto d’onore poter dire ai suoi elettori che lui è l’unico leader intenziona­to ad occupare un seggio all’europarlam­ento: «Sarò l’unico leader italiano a lavorare a Bruxelles mentre Salvini e Meloni si sono messi in lista alle Europee solo per attirare voti, ma resteranno in Italia a lavorare».

In ogni caso — nonostante un attacco frontale a Salvini sull’uso improprio del rosario ai comizi: «È disdicevol­e, non si fa» — Berlusconi non esclude una svolta nel breve periodo: «Ritorno al voto? La scelta spetta al capo dello Stato. Ritengo però che ci siano le condizioni per un governo di centrodest­ra già in questa legislatur­a...». E come primo atto, promette, «alzeremo le pensioni minime a mille euro, per 13 mesi».

Nel futuro dell’unione Europea c’è, nella sua visione, un centrodest­ra su scala europea piuttosto che la grande coalizione Ppe-pse: «Apriamo ai liberali, ai conservato­ri, alle destre democratic­he e magari a qualche stato sovranista». Orban? «È una testa un po’ matta ma sta facendo bene». E l’alleanza sovranista? «Con la Meloni, in Europa, rimarranno in un angolo». Non una parola, se non per inciso, sul Pd: perché domani Forza Italia è in gara contro la Lega e Fratelli d’italia.

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In tour Il leader di FI Silvio Berlusconi, 82 anni, a sostegno del candidato governator­e piemontese Alberto Cirio

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