Corriere della Sera

«Non è morto cadendo dal letto» Indagati la madre e il compagno

Novara, la svolta dopo l’autopsia del bimbo, l’accusa è di omicidio. «Gravi lesioni»

- Andrea Pasqualett­o

«È caduto dal lettino», avevano detto davanti al corpo esanime del bambino, mentre il dottore cercava di rianimarlo perché il cuore batteva ancora. Era stata la madre, giovedì mattina, a chiamare i soccorsi, spiegando che lei e il suo compagno si erano accorti dell’incidente quando il piccolo Leonardo era già a terra. Ventidue anni lei, 24 lui, italiani, conviventi. «Non c’era sangue ma le sue condizioni sono sembrate subito gravissime», spiegheran­no poi gli investigat­ori. La corsa dell’ambulanza all’ospedale non è servita a nulla: Leonardo, neppure due anni, aveva smesso di respirare prima di arrivare al Pronto soccorso.

La domanda è quella: possibile che un bambino muoia cadendo dal lettino? Se la sono fatta anche gli inquirenti di Novara che ieri mattina hanno iscritto entrambi nel registro degli indagati per omicidio volontario, in attesa dell’autopsia. In serata, il dubbio ha trovato conferma nel risultato dell’esame eseguito dal medico legale: «Lesioni molto gravi, non compatibil­i con una caduta dal letto». Per il procurator­e di Novara, Marilinda Mineccia, che in mattinata aveva invitato alla prudenza parlando di «iscrizione nel registro degli indagati come atto dovuto» in modo anche da consentire alla madre e al suo compagno di partecipar­e all’autopsia con un consulente, ce n’è abbastanza per andare a fondo.

Nel corso della giornata gli investigat­ori, coordinati dal pm Ciro Caramore e dal capo della Mobile Valeria Dulbecco, avevano provato a sentire i due giovani, che abitano in un quartiere popolare della prima periferia di Novara. I quali, assistiti da due legali d’ufficio, si erano però avvalsi della facoltà di non rispondere. «Per la verità non hanno tenuto la bocca proprio cucita — hanno spiegato gli inquirenti —. Lei qualcosa ha detto, confermand­o la prima versione dei fatti». Quella data a caldo agli agenti intervenut­i sul posto, che andava nel senso dell’incidente: Leonardo caduto dal suo letto e loro in un’altra stanza, ignari dell’incidente. «Dopo averlo trovato a terra io ho chiamato subito il 118», aveva detto la madre.

Di loro si sa che convivono da non molto tempo, che hanno lavori precari e che lei da qualche mese è a casa anche perché incinta. Abitano in un piccolo appartamen­to del quartiere multietnic­o di Sant’agabio, a qualche chilometro dal centro di Novara. Ora si ritrovano indagati per la morte di Leonardo. Il medico legale ha scosso la testa: non può essere stata la caduta dal lettino.

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Studente Fiori deposti per il 16enne Daniele Pongetti, una delle vittime della tragedia

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