«In lacrime lo studente vittima di bullismo»
Ce l’aveva confessato con le lacrime agli occhi tanto che noi pensammo che qualcuno l’avesse picchiato. Ma, come ci spiegarono subito i compagni di classe, non era così: Emanuele (nome di fantasia) stava ricordando le sofferenze degli anni trascorsi alla scuola media, e il semplice pensiero di ciò ch’era stato bastava a traumatizzarlo, a sconvolgerlo di nuovo come se il tempo, da allora, fosse passato inutilmente. Quando ce ne ha parlato con un filo di voce, abbiamo però avuto la conferma che oggi in questa nuova classe di liceo si trova a suo agio. Emanuele riesce anche a sorridere, è rispettato, voluto bene da insegnanti e compagni. Quelle lacrime che ancora lo facevano tremare erano soltanto il brutto ricordo di una scuola senza amore.