Generali, accordo per cedere il portafoglio vita nel Regno Unito «Debito, obiettivo raggiunto»
Un annuncio e un’operazione per Generali. Da una parte, infatti, il gruppo triestino ha reso noto di non rifinanziare 1,25 miliardi di debito senior in scadenza a gennaio 2020, il che permetterà, insieme alla già comunicata riduzione di 250 milioni di debito subordinato nel 2019, di raggiungere con un anno di anticipo il target di riduzione del debito di 1,5 miliardi. Dall’altra, Generali ha firmato un accordo per la cessione del portafoglio chiuso Vita della propria filiale inglese con una società controllata da Reinsurance Group of America — una delle principali società di riassicurazione nei rami vita e salute nel mondo — corrispondente a fine 2018 a circa 680 milioni di «Best Estimates Liabilities». L’operazione rafforza ulteriormente la posizione di capitale di Generali con un aumento pari a circa 1 punto percentuale del Solvency ratio regolamentare del gruppo e permette di concentrarsi sul core business. «Grazie alla cessione del portafoglio chiuso Vita libereremo risorse che potranno quindi essere reimpiegate per nuove opportunità di investimento», ha spiegato Cristiano Borean, cfo di Generali. Tornando alla riduzione del debito, lo stock complessivo scenderà da 11,5 a 10 miliardi, con un corrispondente calo della spesa per interessi dai 673 milioni di fine 2017 ai 577 milioni stimati per gennaio 2020.