Corriere della Sera

Magnini: «Non merito questa vergogna Un disegno già scritto»

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«Per due anni ho preferito tenere un profilo basso. Ma adesso finalmente posso parlare». A poche settimane dalla sentenza d’appello del Tribunale nazionale antidoping che conferma la squalifica di quattro anni per tentato uso di sostanze dopanti, Filippo Magnini ha deciso di raccontare la sua verità. «Non merito di vivere questa vergogna. Sono un atleta con oltre duecento controlli antidoping tutti negativi». Il TNA ha comunque dato ragione alle tesi della Procura della Nado, secondo cui la volontà di doparsi sarebbe avvalorata dal fatto che l’ex nuotatore si facesse assistere dal dottor Guido Porcellini, il medico nutrizioni­sta condannato in primo grado a trenta anni di squalifica per traffico di sostanze dopanti. «Ho pensato subito che dietro questa vicenda ci fosse addirittur­a un disegno già scritto». Un’idea suffragata dalle precauzion­i che Magnini — due volte campione del mondo nei 100 metri stile libero nel 2005 e

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