Milano-cortina promossa Stoccolma-are rimandata
Primo report del Cio sulle candidate all’olimpiade invernale 2026
MILANO Ovvio che il Coni sia soddisfatto del giudizio del Comitato olimpico internazionale, generoso con Milano-cortina e severo con Stoccolma-are, candidate all’olimpiade invernale 2026. «La candidatura soddisfa tutti i criteri», scrive la Commissione di valutazione del Cio, guidata da Octavian Morariu, della coppia tricolore. Della rivale svedese, invece, vengono sottolineate le criticità politiche: «Il comune di Stoccolma ha deciso di non firmare il contratto da città ospitante... sono ancora da presentare le garanzie vincolanti per le nuove strutture».
Fin troppo facile e vero sostenere che Milano-cortina è in pole. Ma al Coni conoscono materia e mestiere e sanno bene che ciò che conta sono i voti, null’altro. Ben venga l’iniziale promozione dell’italia da parte del Cio che ha pubblicato il primo report, ma l’azione diplomatica di Malagò, presidente di un Coni impoverito dalla riforma del governo, diventa ancora più importante. Se il dossier che sostiene Milano-cortina ci ha fatto fare bella figura, bisogna conquistare almeno 44 voti (ma il quorum potrebbe anche scendere...) per raggiungere la felicità e il traguardo il 24 giugno, quando i membri Cio sveleranno con i loro voti la città olimpica. Sceicchi, principi e principesse, emiri, ex campioni, personaggi nati sicuramente con la camicia, ma anche con eredità multimilionarie, rigorosamente membri Cio, vengono corteggiati dalle due candidate. Qui, sembriamo avere maggiore talento. Siamo nelle mani di Madame Auvita Rapilla di Papa Nuova Guinea, di un’altra signora ministro della Repubblica di Palau, un angolo di paradiso nell’oceano Pacifico, quando non viene travolto da uno tsunami, la 52enne Baklai Temengil si dice per fortuna innamorata di Roma, non tanto di Milano, ma va bene lo stesso. Sul principe Alberto di Monaco, anche lui membro Cio, non abbiamo invece tante certezze, combattuto a metà strada tra le influenze del re di Svezia (molto attivo) e il suo cognome italiano (Grimaldi). Forse, bisogna lavorarselo ancora un po’. Malagò, e non solo lui al Coni, sa come fare...
Si sta impegnando molto nella conquista del voto anche Franco Carraro, storico membro Cio, conosciuto e stimato a livello internazionale, soprattutto dai piani alti di Losanna, sede del Comitato olimpico internazionale. A fare da contraltare a Carraro (e a Malagò) c’è Gunilla Lindberg, membro Cio, potentissima, scatenata nel promuovere la candidatura di Stoccolma. Pare ci sia rimasta male per il giudizio di ieri del Cio. Non le va giù che per Milano-cortina si scriva che «gli elementi chiave per qualsiasi Olimpiade di successo includono una chiara visione allineata agli obiettivi di sviluppo a lungo termine, un solido piano di azione, un sostegno costante da parte di tutti i settori e la migliore esperienza possibile per gli atleti. Milano-cortina soddisfa tutti questi criteri». Il 24 giugno si vota.