La rivincita di Belotti, con i gol ha convinto Mancini
Lunedì il c.t. chiamerà il Gallo in Nazionale, mentre Balotelli è destinato a rimanere fuori
Dopo quasi nove mesi torna in Nazionale il Gallo Belotti e così cancelliamo la sensazione che con Roberto Mancini non ci sia feeling. Semplicemente il c.t. ha aspettato il momento giusto. Il centravanti del Torino era intoccabile con Gian Piero Ventura, adesso invece fa parte di un gruppo di attaccanti che devono battagliare in campionato per arrivare alla maglia azzurra. Belotti ha stentato nella prima parte di stagione, ma è venuto fuori alla grande nella seconda, segnando 8 gol nelle ultime 11 partite giocate. Una piccola rivincita per il centravanti che il presidente Cairo vorrebbe trattenere. L’ultima presenza azzurra, la numero 20, è datata 10 settembre 2018, a Lisbona contro il Portogallo. L’ultimo acuto è lontano quasi un anno, il 28 maggio all’arabia Saudita nel giorno del debutto di Mancini. Così il cerchio si chiude. Belotti si riprende una maglia che sente sua, una specie di seconda pelle. L’europeo 2020 già lo sogna come possibile rivincita dopo il mancato viaggio in Russia la scorsa estate. Sicuri della convocazione anche Quagliarella e Kean, il più vecchio e il più giovane del gruppo e non dovrebbe mancare Pavoletti, che rischia di non giocare l’ultima di campionato con il Cagliari per un affaticamento muscolare, ma dovrebbe rispondere presente alla chiamata del Mancio.
Se Belotti è pronto a tornare, resta ancora fuori Balotelli. E non è quasi più una novità. Anche Mario, come il Gallo, ha ripreso a segnare, ma le relazioni arrivate sul tavolo del c.t. non sono convincenti. L’allenatore si aspetta, oltre i gol, una crescita dell’uomo. E sotto questo aspetto Balo è ancora deludente. Il dubbio è Immobile, che è in crisi e segna poco, ma in azzurro si è sempre battuto: uno tra Ciro e Lasagna potrebbe rimanere a casa.
Appuntamento, con le convocazioni, lunedì. Mancini riceverà prima il premio Bearzot, nel Salone d’onore del Coni e poi renderà nota la lista, che probabilmente sarà allargata a più di trenta giocatori. Ma in difesa e a centrocampo non dovrebbero esserci sorprese. Il capitano Chiellini ha smaltito l’ennesimo infortunio al polpaccio e dovrebbe essere a disposizione per queste due partite decisive, la prima a Atene con la Grecia, sabato 8 giugno; la seconda allo Stadium della Juve, tre giorni dopo, l’11 giugno, contro la Bosnia. Il raduno a Coverciano è fissato per il primo giugno.