Milano respira: vince ad Avellino e pareggia la serie Domani la «bella»
Se Milano adesso può pensare a come vincere domani gara 5 con Avellino, anziché sedere al banco degli imputati dopo un’eliminazione che sarebbe stata imperdonabile, gran parte del merito va James Nunnally (foto), che contro la sua ex squadra ha segnato 28 punti. Va a Jerrells (15), chirurgico quando si è trattato di colpire dall’arco. Va a Kuzminskas (15), che non lo vedi ma alla fine scopri che ha fatto la differenza. L’AX passa ad Avellino (86-80) malgrado un enorme Demonte Harper (29) abbia fatto di tutto per fermarla. Milano ha spaccato la partita nei primi 4’ (14-2) sfruttando le assenze sotto canestro dei padroni di casa con un Tarczewski dominante (10). Poi su quel vantaggio Milano ha costruito la vittoria, salendo a +17 (40-25), scendendo a +5 (54-49), risalendo a +11 (71-60) per poi amministrare. Domani la bella, mentre Sassari aspetta: sbagliato pensare che per Milano il più sia fatto. Oggi anche Trieste (ore 20.30, Eurosport) e Trento (ore 20.45, Raisport) provano a guadagnarsi il pass per gara 5: e se i vicecampioni d’italia contano sulla ritrovata vena dall’arco per provare a ribattere Venezia, Trieste farebbe volentieri a meno della «pressione psicologica» che, parole sue, il sindaco Roberto Dipiazza ha provato a mettere su Mangok Matiang, senegalese di Cremona, mostrandogli il dito medio durante l’intervallo di gara 3. Un gesto di rara eleganza. Ma un daspo alle autorità no?