Corriere della Sera

Spray e rapine: presa la banda della discoteca

Sette arresti, a Corinaldo provocaron­o 6 morti

- Di Giusi Fasano e Ilaria Sacchetton­i

Per la strage nella discoteca di Corinaldo, la «Lanterna azzurra» in provincia di Ancona, sono finiti in manette sette giovani rapinatori di Modena. L’8 dicembre dell’anno scorso centinaia di ragazzi aspettavan­o il concerto di Sfera Ebbasta. Troppa gente in poco spazio, senza via di fuga. Perfetto per i banditi dello spray al peperoncin­o che spruzzaron­o il gas scatenando il panico così da poter fare razzia indisturba­ti. Il terrore provocò sei morti, 120 furono i feriti. Dopo la strage ricomincia­rono subito con i raid, due di loro l’anno scorso colpirono a Disneyland Paris.

Quella notte, tra il 7 e l’8 dicembre dell’anno scorso, la notte dell’immacolata, seminarono il panico spruzzando nella sala, dove tutti aspettavan­o il concerto trap di Sfera Ebbasta, una bomboletta intera di spray al peperoncin­o. E mentre cinque ragazzini e una madre morivano nella calca della discoteca «Lanterna Azzurra» di Corinaldo, loro ebbero la freddezza di rapinare all’uscita pure uno dei soccorrito­ri.

«Agivano con stabilità», con «cadenza quasi settimanal­e». Rapinatori seriali. Ma dopo l’indagine lunga e complicata portata avanti dai carabinier­i del Nucleo investigat­ivo e dalla Procura di Ancona, venerdì notte sono finiti tutti in cella. Sei giovani rapinatori modenesi e il ricettator­e, che acquistava da loro circa 500 grammi d’oro al mese sborsando quasi 15 mila euro, con cui la banda dello spray poi si pagava droga, beni di lusso e vacanze. Con l’accusa di «omicidio preterinte­nzionale» e «lesioni personali» sono finiti in carcere: due 19enni, Badr Amouiyah (nato a Modena) e Ugo Di Puorto, residenti a San Prospero; il 20enne Andrea Cavallari e il 21enne Sohuibab Haddada (di origini marocchine), entrambi residenti a Bomporto; il 22enne Moez Akari. nato a Tunisi e residente a Castelnuov­o Rangone e il 19enne Raffaele Mormone, di San Cesario sul Panaro.

In cella, con l’accusa rivolta a lui e agli altri di «associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla commission­e di furti con strappo e rapine», anche il ricettator­e, Andrea Balugani, 65 anni, titolare di un «compro oro » a Castelfran­co Emilia. Domani gli interrogat­ori di garanzia. Nella banda c’era anche un settimo ragazzo, ma è morto in un incidente stradale. Oltre a quello di Corinaldo, altri 37 colpi sono stati già accertati mentre s’indaga su una sessantina di episodi al Centronord e all’estero. Akari e Cavallari erano stati fermati in Francia lo scorso 6 luglio, dopo il furto di alcune collane a Disneyland Parigi. Processati per direttissi­ma e rilasciati, il 9 luglio avevano già ripreso la propria attività illecita in Italia.

La tecnica? La banda usava lo spray per generare il caos, poi c’era chi distraeva la vittima, chi scippava le collane e chi nascondeva la refurtiva. In bocca, nelle scarpe, nelle parti intime. Anche dopo la strage di Corinaldo, la banda ha continuato a colpire. Così, per evitare altre tragedie, «si è reso necessario un arresto tempestivo», ha motivato il Gip. «Speriamo che la giustizia preveda galera certa», il commento del ministro Salvini. Ma Giuseppe Orlandi, il padre di Mattia, una delle vittime, ora chiede «giustizia» e non «vendetta». E aggiunge: «Il quadro accusatori­o parla chiaro (ci sono altri 17 indagati, tra gestori, proprietar­i, sindaco e commissari di vigilanza, ndr). Se quel locale fosse stato chiuso, nessuno sarebbe morto».

 ??  ?? «Lanterna Azzurra» I Carabinier­i eseguono i rilievi dopo la tragedia nel locale di Corinaldo, in provincia di Ancona
«Lanterna Azzurra» I Carabinier­i eseguono i rilievi dopo la tragedia nel locale di Corinaldo, in provincia di Ancona

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