GO VER NIS SI MO
Governissimo! (s. m.) Sfarzoso spettacolo musicale andato in scena nel 1949, di cui fu acclamata protagonista la soubrette Wanda Osiris . La trama, come usava quel genere di riviste, non era che un esile e sconclusionato pretesto per una serie di canzoni e numeri di danza. Lucilla, affascinante mugnaia, è vedova da tre anni e non sa decidersi tra i numerosi corteggiatori che aspirano alla sua mano. Promette di fare la sua scelta il giorno in cui un arcobaleno toccherà, a un estremo, il Laghetto della Speranza, e dall’altro il Colle della Bontà, visibili sul fondale. Poiché il fenomeno tarda a verificarsi i rivali si accordano per fabbricare un falso arcobaleno, ma litigano sulle sfumature dei colori e mettono insieme un grigiastro pasticcio di cartapesta che affonda nella Palude del Nulla. Deridendoli, Lucilla dice e non dice le sue preferenze con enigmatiche strofette, che ciascuno dei pretendenti interpreta a modo suo. Ne seguono travestimenti, scambi di persona, equivoci e mascherate varie, finché una notte tutti si ritrovano acquattati nei cespugli lungo il torrente e ascoltano la bella che alla finestra canta sospirosamente la canzone «Proporzional... come ai tempi felici...», mentre cento boys in costume parlamentare si avvicendano in alto e in basso portati dall’enorme ruota del mulino. Un colossale fiotto di farina scende a imbiancare i corteggiatori che tutti insieme, tutti a quel punto uguali, s’illudono di poter governare il cuore di Lucilla. la quale impalmerà a sorpresa il suo umile garzone (un quasi esordiente Alberto Sordi), cantando con lui Tradizione fatal, la canzone destinata a segnare per circa mezzo secolo lo stile della musica leggera italiana.