«Bi-rex, industria e ricerca per il made in Italy hi tech»
C’è anche il progetto di una vite intelligente in grado di autovalutare il proprio grado di usura all’interno di un impianto produttivo (e di comunicare il suo stato di stress al centro di manutenzione in modo da essere sostituita prima del verificarsi di un guasto), tra le tante idee innovative che in queste settimane stanno impegnando gli ingegneri e i tecnici di BI-REX. Ricercatori e scienziati che hanno il compito di individuare e promuovere i progetti con il miglior potenziale di sviluppo applicativo. BI-REX, con sede a Bologna, è il primo ad essere entrato in fase operativa di una famiglia di 8 Competence Center localizzati nelle principali aree industriali del Paese e strettamente collegati a un polo universitario di riferimento. «I Competence Center, previsti dal piano nazionale industria 4.0, hanno un ruolo di cerniera tra il mondo della ricerca e quello delle applicazioni produttive digitali basate su Big Data e Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione dei processi produttivi delle piccole e medie imprese italiane per renderle più competitive e quindi in grado confrontarsi con la concorrenza internazionale», spiega Domenico Bambi, presidente del comitato esecutivo di BI-REX, manager di un organismo che sta muovendo i suoi primi passi. BI – REX - acronimo che sta per Big Data Innovation&research Excellence - ha visto infatti la luce a fine 2017 e sta entrando nel pieno della sua operatività. «In questi mesi, oltre a definire le strutture di governance della nostra organizzazione, abbiamo provveduto a completare la raccolta fondi all’interno del consorzio di imprese, banche e associazioni che compongono la nostra base di riferimento, un totale di 45 tra aziende ed enti dell’area emiliana, ma che vede il coinvolgimento di istituzioni pubbliche di cui è capofila l’alma Mater, l’università di Bologna, e che conta sulla partecipazione delle università di Modena e Reggio Emilia, di Ferrara, e di Parma che si occuperà di «Big Data», aggiunge Bambi. Il coinvolgimento territoriale è imponente se si considera che stiamo parlando di una delle aree a maggiore intensità manifatturiera del Paese e che per le sole imprese partecipanti interessa oltre 250mila addetti per un fatturato di 80 miliardi. Il compito dei Competence Center è anche quello di co-finanziare i progetti più innovativi in misura del 50% dell’investimento necessario e per un importo massimo fino a 200mila euro. «Interveniamo nella promozione di progetti in fase di sviluppo già avanzata. Attualmente abbiamo a disposizione una dotazione complessiva di circa 20 milioni che andranno spesi nell’arco dei prossimi tre anni», sottolinea Bambi. Attualmente i dossier che stanno passando sotto la lente di BI-REX sono 33 che dovranno essere ridotti a 27. Dai Big Data, alla cybersecurity, al riutilizzo dei bio-materiali. «E tutto si svolge all’interno di una condivisione delle conoscenze tra mondo produttivo e mondo accademico, in una logica di sviluppo da distretto industriale», conclude Bambi.