L’inter cresce, Conte sorride ma aspetta i rinforzi
Tottenham superato ai rigori (1-1 al 90’), il tecnico: «Ci sono lacune nella rosa, ma ho fiducia nel club»
L’inter un’idea di gioco ce l’ha, non è poco. Ha tratti riconoscibili, come il giusto carattere, utile per non squagliarsi alla prima difficoltà. Manca una punta centrale vera, l’assenza è un vuoto da colmare presto lì davanti serve uno di peso. Lukaku per la precisione, su cui Antonio Conte non si dà affatto per vinto.
A Londra nell’ultima gara dell’international Champions Cup, la vittoria (5-4) ai rigori sul Tottenham conferma i progressi, senza però cancellare tutti i dubbi sulla qualità della rosa, il cui livello va alzato. Il calcio d’agosto, con un altro mese di mercato davanti, vale quanto il poster di un quadro d’autore, poco o niente, ma ai nerazzurri servirà (oltre alla punta) qualcosa in più. E Conte non lo nasconde,
«In rosa ci sono delle lacune, ma ho fiducia che la società possa completarla nel miglior modo possibile. Lukaku? Prima sembrava fatta per l’inter, poi per la Juve. Il mercato è strano: fino a quando non c’è la firma e due società non si accordano, non puoi dire che lo hai preso. Leggo di uno scambio tra Lukaku e Dybala, non so cosa accadrà. Sicuramente stiamo parlando di un giocatore che in passato volevo prendere quando ero al Chelsea. Per ora Lukaku sta lì, questo è un dato di fatto», è l’istantanea scattata dal tecnico. Felice però della partita giocata dall’inter. «La prestazione è un ulteriore segnale che testimonia la volontà della squadra di migliorare e di crescere sotto l’aspetto della personalità. Stiamo creando una buona mentalità», sottolinea.
In casa del Tottenham, più avanti nella preparazione, l’inter infila il terzo 1-1 consecutivo dopo quelli contro Juve e Psg. Vince ai rigori, con Handanovic bravo a pararne due, e con l’ultimo sigillo di Joao Mario. Va applaudita la reazione al gol di Lucas, incassato dopo appena tre minuti con Handanovic non impeccabile, una gestione del pallone senza lungaggini, i cercati cambi di gioco. Il pari lo firma Sensi, perfetto a inserirsi sull’assist al bacio di Esposito, talentuoso 17 enne. I progressi ci sono, le lacune però pure: serve la punta per colmarle.