Corriere della Sera

Il boss evade travestito da sua figlia (e in carcere resta lei)

Brasile, la maschera di gomma raffigurav­a la ragazza venuta a trovarlo. Preso poco dopo la fuga

- DAL NOSTRO INVIATO Michele Farina

Maschera di silicone, parrucca nera, reggiseno e maglietta attillata. Il video lo mostra così, con gli occhiali scombinati dopo la cattura. Qualcosa non ha funzionato nel piano di Clauvino da Silva, boss della droga che nella prigione di Rio de Janeiro conosciuta come Bangu 3 sta scontando 73 anni e 10 mesi di prigione.

Un colpo di teatro: scappare contando su uno scambio di persona. Clauvino voleva farsi passare per la figlia diciannove­nne che era andata a trovarlo. L’intenzione era lasciare lei dietro le sbarre e uscire dalla porta principale, con la maglietta rosa sopra i jeans e ai piedi le infradito. I responsabi­li di Bangu 3 l’hanno ritratto così vestito. Anche i piedi, a ben guardare, dovevano insospetti­re. Ma quelli Silva non li poteva cambiare. Sarebbe stata una beffa riuscita per il capo di Commando Rosso, banda di narcotraff­icanti che controlla buona parte del mercato brasiliano. Lo chiamano Shorty, per la statura ridotta. Secondo il Guardian è stata la In incognito Smascherat­o sua andatura a insospetti­re i secondini. Non era sicura, sembrava nervosa. La parrucca aveva funzionato, la maglietta con il reggiseno pure. Ma non è facile per un uomo camminare come una ragazza diciannove­nne. La figlia ora è indagata come complice. Il padre è stato trasferito in una struttura di massima sicurezza. Shorty non era al suo primo tentativo di fuga. Nel 2013 con altri 31 detenuti era riuscito a dileguarsi passando dalle condutture fognarie, prima di essere ripreso una volta fuori. Un piano che ricorda quelli del suo omonimo messicano, El Chapo. Stesso soprannome, stessa altezza, un livello diverso di operativit­à. Da Bangu 3 hanno provato a scappare in tanti, usando stratagemm­i più o meno ingegnosi. L’anno scorso un detenuto di nazionalit­à peruviana ha drogato il gemello che era andato a trovarlo. L’ha lasciato a scontare la condanna al suo posto. Un genio (un fratello) del male. Il trucco è stato scoperto soltanto quest’anno, quando il vero gemello criminale è stato catturato.

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