I valori del branco negli antichi codici feudali
Difficile da capire questa esplosione di criminalità minorile. Anche perché sembra slegata da ogni questione sociale. Non sono gli adolescenti poveri, gli emarginati che delinquono ma ragazzi di famiglie agiate che interrogati, parlano di noia. Quasi sempre sono in preda all’alcol o alle droghe.
Ma soprattutto quello che inquieta è la completa mancanza di percezione dell’illecito. Presi con le mani nel sacco si mostrano stupiti, quasi fossero interrotti in una pratica legittima. Il che significa che è saltato nella maniera più completa il senso del bene e del male.
Penso ai due ragazzi americani che hanno preso a coltellate un onesto carabiniere. Ritenevano di avere colpito un truffatore e per loro era una giustificazione per reagire con inaudita furia omicida. Penso alle baby gang italiane che col peperoncino creavano panico per strappare alle vittime portafogli, collane, catenine d’oro, orologi preziosi.
Ma è solo la droga che crea queste forme di ottundimento morale? Non potrebbe essere che questi ragazzi, essendo figli di un tempo in cui la supremazia virile è messa in discussione, si sentano impegnati,come una avanguardia di soldati in cerca di vendetta, a intraprendere una guerra cieca e crudele contro un nemico invisibile che li sta privando della più arcaica identità maschile?
I valori che circolano presso questi branchi ricordano antichi codici feudali: disprezzo verso i deboli, sfida ai pericoli più rischiosi, propensione verso guerre devastanti contro un nemico odiato e misterioso che, come nei fumetti, viene da un cosmo ostile e minaccioso.
In effetti la maggioranza assoluta di questi guerrieri da fumetto sono maschi e le prede che prediligono sono le giovani femmine, da condannare per le loro nuove libertà. Gli adulti certo non danno il buono esempio, e questo non fa che diffondere l’idea della legittimità del crimine.
Giovani criminali Inquieta la completa mancanza di percezione dell’illecito. Presi con le mani nel sacco si mostrano stupiti, quasi fossero interrotti in una pratica legittima