Bio-on contrattacca con un esposto
Bio-on, la start-up delle bioplastiche fondata a Bologna nel 2007 ed arrivata a capitalizzare un miliardo di euro sul mercato Aim di Borsa Italiana, respinge le accuse del fondo americano Quintessential Capital Management (Qcm) e reagisce con durezza. Ieri la società guidata da Marco Astorri ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Bologna in relazione al video e al report pubblicati il 24 luglio scorso dal fondo Qcm, specializzato nell’identificare società con conti giudicati irregolari su cui il fondo stesso lucra vendendo il titolo allo scoperto e lanciando al contempo denunce sullo stato della società che determinano un drastico calo delle quotazioni.
«Con l’esposto alla Procura — spiega una nota di Bio-on — portato immediatamente a conoscenza anche della Consob, la società ha inteso rappresentare alle autorità competenti le ragioni per le quali ritiene che la condotta tenuta da Qcm costituisca un evidente caso di market abuse nel quale si intersecano tanto profili di manipolazione del mercato, quanto di criminal insider trading». La società Bio-on «sembra cercare disperatamente di mettere in discussione le nostre conclusioni, ma chiunque a un’attenta lettura dei documenti prodotti da Quintessential può rendersi conto che si tratta di affermazioni basate su fonti solide e immediatamente disponibili», euro il minimo raggiunto da Bio-on dopo l’attacco del fondo attivista americano Quintessential replica il fondo Qcm. La vicenda aveva avuto inizio il 24 luglio scorso quando il fondo aveva diffuso un report e un video in cui si sosteneva che la società presenta bilanci in attivo grazie a un sistema di scatole cinesi. In seguito a questo Bio-on ha lasciato sul terreno circa il 75 della sua capitalizzazione passando da una quotazione di 55 euro a 15, salvo risalire ai circa 20 di ieri.