Fineco, profitti per 137 milioni Foti: semestre record, più investimenti sul Fintech
Sace Simest, aiuti all’export per 7 mila piccole imprese Operazioni per 8 miliardi
«Abbiamo chiuso con soddisfazione un ottimo primo semestre» ha dichiarato Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace Simest, la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che si impegna nel sostegno alle imprese italiane, in particolare le Pmi che vogliono crescere nel mercato globale. E proprio per loro sono state mobilitate risorse per 8 miliardi di euro, di cui 4,1 miliardi per le pmi, dato in crescita dell’8% e che ha permesso di chiudere operazioni con più di 7 mila imprese. «Nonostante il rallentamento internazionale, stiamo procedendo con grande efficacia nella realizzazione del nuovo piano industriale, in totale continuità con quanto fatto in precedenza — aggiunge Decio —. Gli investimenti fatti in ottica di semplificazione, digitalizzazione, rete distributiva ed Education to Export, ci permettono di svolgere in modo sempre più incisivo il nostro ruolo». I dati segnano un’accelerazione verso il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale 2019-2021 approvato lo scorso febbraio con un’attenzione particolare alle pmi. Risultati ottenuti anche grazie all’introduzione di un team export coach dedicato esclusivamente all’affiancamento delle Pmi.
Per quanto riguarda gli altri dati del bilancio dei primi sei mesi del 2019, Sace chiude con premi lordi in aumento del 31% a 338 milioni di euro e un utile netto che cresce del 5% ● Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace Simest
● La società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti sostiene le imprese, soprattutto le piccole e medie nella crescita globale
● Nei primi sei mesi dell’anno Sace Siemest ha mobilitato risorse per 8 miliardi di euro, di cui 4,1 miliardi per le pmi raggiungendo quota 127 milioni con una sostenibilità finanziaria data da una Roe che aumenta di 2 punti percentuali (5,4%) e una solidità patrimoniale confermata dal solvency capital ratio al 178% (+4 punti percentuale). miliardi di euro stanziati da Sace Simest per sostenere le piccole e medie imprese l’incremento percentuale dell’utile netto di Fineco rispetto allo stesso periodo del 2018
«Il miglior semestre di sempre». Fineco festeggia così i conti degli ultimi sei mesi. La banca ha chiuso con un utile netto rettificato per le poste non ricorrenti in forte crescita. Per la precisione: a 137,3 milioni, +9,7% sullo stesso periodo del 2018. I ricavi rettificati sono pari a 323,5 milioni ● Foti è entrato in Fineco nel 1989 dopo aver lavorato in Ibm e Montedison
● Mesi fa Unicredit, attraverso due distinte operazioni, ha ceduto sul mercato il 35% di Fineco incassando oltre 2 miliardi (+3,8% sul 2018) e il rapporto costi/ricavi è sceso al 39,4%. Sul fronte delle masse il gruppo ha raccolto 420 milioni, arrivando a 3,75 miliardi dall’ inizio dell’anno.
«Siamo — ha detto l’amministratore delegato Alessandro Foti — molto soddisfatti dei risultati che testimoniano la capacità di Fineco di crescere in tutte le condizioni di mercato. Sono dati che confermano come il modello di business sia in grado di generare un flusso di ricavi ben diversificato».
La strategia è stata quella di innovare l’offerta di prodotti in tutte le aree della banca, dalla gestione del risparmio al banking e al trading. La scommessa però si chiama fintech. «Il punto di forza resta la nostra capacità tecnologica», ha chiarito Foti che indica come il gruppo sia al lavoro su «nuove piattaforme che saranno operative all’inizio dell’anno prossimo». La recente uscita di Fineco dal perimetro di Unicredit non impensierisce Foti che spiega come non abbia «implicazioni sulla strategia e sulla crescita» della banca. Mesi fa Unicredit, in due distinte operazioni, aveva ceduto sul mercato il 35% di Fineco incassando oltre 2 miliardi. Dalla banca multicanale però sottolineano: «Siamo pronti per essere indipendenti. L’uscita dal capitale di Unicredit non avrà nessun impatto sulla nostra liquidità».