Corriere della Sera

Frane e cadute Sulle Alpi quattro vittime

Aosta, 28enne travolto con la guida sul Grand Combin. Un altro morto sul Rosa

- di Enrico Marcoz

AOSTA «Siamo stati investiti da una scarica di sassi, siamo feriti, abbiamo bisogno di soccorsi». Erano le 5,45 di sabato mattina quando Federico Daricou, 38 anni, guida alpina del Cervino, ha lanciato un disperato messaggio con il telefono dalle pendici del Grand Combin. Pochi istanti prima una frana aveva travolto lui e il suo cliente, Nicolò Morano, ventottenn­e di Vercelli, che si trovavano legati in cordata sotto il col du Meitin, a 3.500 metri di quota, sul versante svizzero del massiccio.

Un passaggio impervio, che si sviluppa sotto una bastionata rocciosa. Proprio in quelle ore sulla montagna si era abbattuto un violento temporale, che potrebbe aver provocato il distacco della frana. Giunto al Soccorso alpino valdostano, l’allarme è stato diramato alle 6 alle autorità elvetiche che hanno organizzat­o le operazioni di soccorso. Ma a causa delle condizioni meteo — nebbia in alta quota — tutti i tentativi iniziali di raggiunger­e con gli elicotteri la zona dell’incidente sono risultati vani. Una squadra si è mossa a piedi ma è rientrata quasi subito.

Soltanto alle 10,30 Air Glacier è riuscita a salire, nonostante il maltempo, fino al luogo dell’incidente e a recuperare gli alpinisti coinvolti. Nicolò Morano era già morto, travolto da un masso. Per lui i medici non hanno potuto fare nulla, il corpo è stato condotto a valle. Federico Daricou, residente a Chatillon e padre di due figli, è stato elitraspor­tato d’urgenza all’ospedale di Sion con gravi lesioni interne e un trauma «molto serio» a una gamba. È morto verso le 13, poche ore dopo il ricovero in terapia intensiva.

Oltre a loro sono rimasti feriti, in modo non grave, anche altri due scalatori olandesi (illeso un terzo). Entrambe le cordate erano partite alle 3 dalla Cabane de Valsorey per affrontare la via «normale» che porta ai 4.314 metri della vetta e che è considerat­a una delle più «sicure» del Grand Combin. Le indagini sono affidate alla Police cantonale di Sion.

Per il mondo delle guide alpine valdostane è la seconda tragedia in pochi giorni. Solo giovedì scorso Gianfranco Sappa, 60 anni, guida di Courmayeur, è precipitat­o per 100 metri assieme alla compagna, Giuditta Parisi, 47 anni, di Montalcino (Siena), mentre stavano scendendo in corda doppia dalle Aiguilles Marbrées, sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. Forse una corda si è spezzata. Lei è morta sul colpo, lui ha riportato un politrauma ed è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale di Ginevra.

A completare la settimana «nera» sulle Alpi occidental­i è stato l’incidente che è costato la vita a Matteo Calzoni, 30 anni, di Quarona (Vercelli), appassiona­to alpinista valsesiano che venerdì mattina è caduto per oltre 1.000 metri dalla cresta Signal, sul Monte Rosa, mentre saliva in solitaria alla punta Gnifetti.

Il ferito Gianfranco Sappa, guida di Courmayeur, è gravissimo dopo la caduta in cui ha perso la vita la compagna

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 ??  ?? Cresta Signal Matteo Calzoni, 30 anni, scalava in solitaria venerdì sul Rosa
Cresta Signal Matteo Calzoni, 30 anni, scalava in solitaria venerdì sul Rosa
 ??  ?? Esperto Federico Daricou, 38 anni, è la guida morta ieri sul Gran Combin
Esperto Federico Daricou, 38 anni, è la guida morta ieri sul Gran Combin
 ??  ?? In cordata Nicolò Moreno, 28 anni, travolto dai sassi sul Gran Combin
In cordata Nicolò Moreno, 28 anni, travolto dai sassi sul Gran Combin
 ??  ?? Monte Bianco Giovedì è morta Giuditta Parisi, grave la guida Gianfranco Sappa
Monte Bianco Giovedì è morta Giuditta Parisi, grave la guida Gianfranco Sappa

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