La mossa a sorpresa in Aula
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Il 13 agosto il Senato vota sul calendario della crisi e respinge la richiesta della Lega che chiedeva di anticipare il voto sulla mozione sfiducia contro il presidente del Consiglio. A sorpresa Salvini propone di votare subito il taglio dei parlamentari e poi andare alle urne, come chiesto dal leader M5S Di Maio
Le due strade dopo il discorso 4
Se il Senato approvasse una risoluzione contraria all’esecutivo, il premier Conte dovrebbe dimettersi. A quel punto il Quirinale avvierebbe le consultazioni con i partiti. In caso di dimissioni senza una votazione di sfiducia, il capo dello Stato potrebbe rimandare Conte in Parlamento