La tecnologia poteva salvarlo Come funziona e dov’è attiva
1 La geolocalizzazione con gli smartphone è possibile?
Els (Emergency Location Service) e Aml (Advanced Mobile Location) sono i sistemi di geolocalizzazione per le emergenze installati sugli smartphone (il primo per Android, il secondo per iphone). In Italia non sono ancora attivi, una direttiva obbliga i Paesi Ue ad adeguarsi nel 2020.
2 Dove sono stati attivati?
In 9 nazioni Ue (Austria, Belgio, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lituania, Olanda, Regno Unito e Slovenia), in altri tre Paesi europei (Norvegia, Islanda e Moldavia), in Usa, Emirati Arabi, Nuova Zelanda.
3 In quali sistemi operativi sono installati?
Els è installato dal 2016 nel sistema operativo Android Ics 4.0 (Google), Aml in IOS di Apple (versione 11.3) da marzo 2018. Nella maggior parte delle nazioni dove sono in funzione, la geolocalizzazione avviene con entrambi i sistemi operativi. In Austria e Slovenia (Paesi dove è disponibile solo in alcune zone), Olanda, Moldavia ed Emirati Arabi soltanto con Android.
4 Come funziona?
Quando parte una chiamata a un numero di emergenza (112 in Europa, 911 negli Usa, 111 in Nuova Zelanda, 999 negli Emirati), lo smartphone attiva il Gps e/o il Wi-fi per segnalare la posizione esatta da dove è partita la chiamata. Le coordinate vengono inviate automaticamente con un sms ai soccorsi. Dopo 30 secondi il software disattiva Gps e Wi-fi. Serve però una piattaforma in grado di ricevere i dati e di inoltrarli ai soccorritori. L’italia ha effettuato dei test tra il 2016 e il 2017 grazie a contributi europei.
5 Els e Aml di quanto migliorano l’accuratezza della posizione di chi ha fatto la chiamata di emergenza?
Secondo Eena (European Emergency Number Association) i due sistemi sono 4 mila volte più precisi e, grazie al Wi-fi, rilevano la posizione anche all’interno degli edifici dove il Gps è inefficace. Sono in grado di restringere la posizione di chiamata a un raggio di 56 metri, che scende a 42 metri quando sono attivati sia Gps che Wi-fi. Senza Els/aml è possibile individuare solo l’ultima cella di telefonia agganciata dallo smartphone, che però ha un raggio di 3 km.
6 Quali sono i vantaggi?
Chi chiama non deve dire dove si trova. Magari è ferito e non è in grado di farlo, si è perso o è in stato confusionale. A volte le chiamate di emergenza sono state fatte da bambini che non sapevano fornire indicazioni sulla posizione. Con Els/aml basta solo far partire la telefonata di emergenza. Per Eena le funzioni, che non sono una App ma sono installate nei sistemi operativi, potrebbero salvare 7.500 persone nel mondo nei prossimi dieci anni.
7 Ci sono problemi di privacy?
Apple non aveva installato Aml sugli iphone per dubbi
sulla privacy. Poi è prevalsa la linea che l’attivazione avviene solo quando è effettuata una chiamata di emergenza, spegnendosi poco dopo. In questo modo i dati sensibili dovrebbero essere più tutelati.
8 Ci sono altri accorgimenti da adottare in escursioni impegnative?
«Consigliamo di addestrarsi a ricavare le coordinate con gli orologi da trekking e le App facilmente disponibili. Portare con sé un fischietto o accendere fuochi di segnalazione non serve», dice Walter Milan del Soccorso alpino nazionale. «A volte bastano accorgimenti banali», aggiunge Vincenzo Torti, presidente del Cai. «Se si va in un bosco è meglio evitare una tuta mimetica. Comunque la cosa più importante è la preparazione e non fare percorsi al di sopra delle proprie capacità».