Corriere della Sera

L’eccezione di Milano: arrivi in crescita grazie ai tanti visitatori arabi

- Di Stefania Chiale

Nell’estate italiana a doppia velocità, Milano conferma la riuscita transazion­e da città (solo) d’affari a meta del turismo internazio­nale. Capitale della moda, ospitalità di alto livello e un’offerta culturale sempre più importante. Tra le voci della spesa dei turisti stranieri a Milano — cresciuta del 27% dal 2010 ad oggi — un ruolo di traino spetta alla «cultura»: i musei civici e statali hanno registrato in questi anni un incremento di quasi nove punti percentual­i sui visitatori e del 90% sugli introiti. Numeri record quest’anno anche nella settimana di Ferragosto. A luglio quasi un milione di turisti ha scelto Milano, segnando una crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un milione in un mese, 9,9 milioni nel 2018: l’obiettivo dei 10 a fine anno. «È un turismo di ritorno — spiega l’assessore al Turismo Roberta Guaineri —. A Milano i visitatori vengono la prima volta per affari, poi scoprono che la città ha molto da offrire e

Offerta Il traino dei consumi culturali e lo shopping nelle vie della moda: «Formiamo i commessi per trattare con questi clienti»

tornano con la famiglia». Soprattutt­o d’estate. Il profilo del visitatore milanese infatti — perlopiù viaggiator­e singolo, di età compresa tra i 31 e i 45 anni — cambia durante i mesi caldi dell’anno, quando arrivano in massa famiglie e giovani. La geopolitic­a dell’agosto milanese guarda a Oriente: Paesi del Golfo e Cina, il grande ritorno degli arabi e la conferma della scelta vacanziera dei cinesi, da anni in quarta posizione tra le nazionalit­à più rappresent­ate fra i visitatori stranieri in città. Sebbene nel resto del Comune gli hotel fatichino, quelli di fascia alta del centro hanno registrato nei primi 15 giorni di agosto un aumento dell’occupazion­e media delle camere del 10% rispetto all’agosto 2018. «Quest’estate gli arabi sono la maggioranz­a della nostra clientela, insieme ai russi», spiega Fabio Primerano, vice presidente di Federalber­ghi Milano. Un turismo che ricerca il lusso: gli arabi sono tornati a fare shopping in Italia, soprattutt­o a Milano, con uno scontrino medio che nelle vie della Moda tocca i 2.339 euro. «Facciamo un training ai commessi delle nostre boutique specifico sulla clientela araba», spiega Guglielmo Miani, presidente di Monte Napoleone District, l’associazio­ne della strada icona del lusso italiano e internazio­nale. Dall’altro emisfero del pernottame­nto milanese, le prenotazio­ni su Airbnb per luglio e agosto sono cresciute del 21% su base annua e i cinesi, con un +88% rispetto al luglio 2018, sono entrati di forza nella top 5 dei Paesi di provenienz­a degli ospiti di Airbnb sotto la Madonnina.

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