L’eccezione di Milano: arrivi in crescita grazie ai tanti visitatori arabi
Nell’estate italiana a doppia velocità, Milano conferma la riuscita transazione da città (solo) d’affari a meta del turismo internazionale. Capitale della moda, ospitalità di alto livello e un’offerta culturale sempre più importante. Tra le voci della spesa dei turisti stranieri a Milano — cresciuta del 27% dal 2010 ad oggi — un ruolo di traino spetta alla «cultura»: i musei civici e statali hanno registrato in questi anni un incremento di quasi nove punti percentuali sui visitatori e del 90% sugli introiti. Numeri record quest’anno anche nella settimana di Ferragosto. A luglio quasi un milione di turisti ha scelto Milano, segnando una crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un milione in un mese, 9,9 milioni nel 2018: l’obiettivo dei 10 a fine anno. «È un turismo di ritorno — spiega l’assessore al Turismo Roberta Guaineri —. A Milano i visitatori vengono la prima volta per affari, poi scoprono che la città ha molto da offrire e
Offerta Il traino dei consumi culturali e lo shopping nelle vie della moda: «Formiamo i commessi per trattare con questi clienti»
tornano con la famiglia». Soprattutto d’estate. Il profilo del visitatore milanese infatti — perlopiù viaggiatore singolo, di età compresa tra i 31 e i 45 anni — cambia durante i mesi caldi dell’anno, quando arrivano in massa famiglie e giovani. La geopolitica dell’agosto milanese guarda a Oriente: Paesi del Golfo e Cina, il grande ritorno degli arabi e la conferma della scelta vacanziera dei cinesi, da anni in quarta posizione tra le nazionalità più rappresentate fra i visitatori stranieri in città. Sebbene nel resto del Comune gli hotel fatichino, quelli di fascia alta del centro hanno registrato nei primi 15 giorni di agosto un aumento dell’occupazione media delle camere del 10% rispetto all’agosto 2018. «Quest’estate gli arabi sono la maggioranza della nostra clientela, insieme ai russi», spiega Fabio Primerano, vice presidente di Federalberghi Milano. Un turismo che ricerca il lusso: gli arabi sono tornati a fare shopping in Italia, soprattutto a Milano, con uno scontrino medio che nelle vie della Moda tocca i 2.339 euro. «Facciamo un training ai commessi delle nostre boutique specifico sulla clientela araba», spiega Guglielmo Miani, presidente di Monte Napoleone District, l’associazione della strada icona del lusso italiano e internazionale. Dall’altro emisfero del pernottamento milanese, le prenotazioni su Airbnb per luglio e agosto sono cresciute del 21% su base annua e i cinesi, con un +88% rispetto al luglio 2018, sono entrati di forza nella top 5 dei Paesi di provenienza degli ospiti di Airbnb sotto la Madonnina.