Corriere della Sera

San Lazzaro, il primo Comune dove il nido è gratuito

La sindaca pd (con l’80% dei voti): «Non è una misura spot. Importante effetto economico e sociale a cascata»

- Fonte: Istat Corriere della Sera Lorenzo Salvia Beppe Persichell­a

BOLOGNA La promessa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di azzerare al più presto le rette dei nidi è già realtà in Emilia-romagna, in un Comune alle porte di Bologna. Sei strutture educative per i bambini dai zero ai tre anni a San Lazzaro di Savena, un paesino di oltre 32 mila abitanti, da quest’anno saranno totalmente gratuite.

A dire il vero la sindaca del Pd Isabella Conti, vicina a Matteo Renzi (ha partecipat­o di recente alla scuola politica di Lucca dell’ex premier rivolta agli under 30), rieletta lo scorso maggio per un secondo mandato con l’80% dei voti, Il modello

● Grazie ai risparmi ottenuti con l’efficienza energetica, la lotta all’evasione (recuperati 4 milioni) e grazie agli stanziamen­ti della Regione guidata da Stefano Bonaccini, la giunta Conti è riuscita ad azzerare le rette dei nidi si stava preparando a dare il grande annuncio in vista dell’anno scolastico 2020/2021, grazie a un bilancio in ordine e ai risparmi di questi ultimi anni, in particolar­e sull’efficienza energetica e sull’evasione fiscale.

L’accelerazi­one è arrivata però quest’estate, quando la Regione Emilia-romagna ha deciso di investire di più sui suoi nidi, mettendo sul piatto 18 milioni di euro per abbassare, se non addirittur­a azzerare, le rette sul territorio. Ed è questo il caso di San Lazzaro di Savena che con quelle risorse in più è riuscita ad anticipare di un anno l’operazione e poter così anche rivendicar­e di essere il primo comune italiano a garantire l’asilo gratis a tutte le famiglie. «Non è una misura spot di buon senso — ha detto Conti — ma è frutto di uno studio sulla composizio­ne sociale, che ha un effetto a cascata non solo sulla genitorial­ità ma anche sui bambini nel loro percorso scolastico successivo e sulle giovani donne».

Entusiasta anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini: «Decisione clamorosa, da applaudire». Chiarament­e questa scelta porterà a un possibile aumento della domanda ma il Comune sta già correndo ai ripari con un nuovo asilo che verrà realizzato a breve. Mentre l’obiettivo futuro della sindaca dem è presentare entro due anni il primo nido condominia­le in nuove palazzine di proprietà pubblica (ma non di edilizia popolare) a canone calmierato, con un affitto non superiore ai 250 euro al mese. Ma se San Lazzaro può intestarsi la medaglia sui nidi, il primato sulle materne va a Spresiano, paesino di 12 mila abitanti in provincia di Treviso, dove il sindaco Marco Della Pietra ha deciso, pure lui a partire da quest’anno, di non far pagare le rette da 210 euro al mese alle famiglie dei bimbi dai 3 ai 6 anni (in tutto sono 240), indipenden­temente dal loro reddito (più precisamen­te, il Comune rimborserà il totale di quanto pagato nel corso dell’anno). In questo caso Della Pietra ci è riuscito sfruttando a pieno la legge Madia, aumentando cioè il capitale nelle società partecipat­e e di conseguenz­a anche i dividendi. E così è stato in grado di spingersi oltre, abbassando pure le rette dei nidi. Costerebbe­ro 400 euro a bimbo, ma l’amministra­zione comunale ne pagherà la metà.

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Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro, comune di 32 mila abitanti alle porte di Bologna, rieletta per il Partito democratic­o con l’80% dei voti

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