Corriere della Sera

Il Cerchio rosso d’acciaio di Boeri vince la gara per il Parco del Ponte

L’architetto: un anello che abbraccia un territorio, omaggio a Genova

- Di Peppe Acquaro

Trentuno i partecipan­ti. Rimasti in sei lo scorso giugno. E da ieri, il progetto vincitore per il «Parco del Ponte», riguardant­e la parte della città di Genova colpita dal tragico crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto dello scorso anno, è quello dell’architetto milanese, Stefano Boeri.

La Giuria internazio­nale del Masterplan di Rigenerazi­one del «Quadrante Val Polcevera» e del Nuovo Parco Urbano, denominato «Il Parco del Ponte», presieduta dall’architetto Franco Zagari, ha apprezzato, attraverso la visione di render, planimetri­e e sviluppi progettual­i, la proposta del progettist­a milanese, celebre, tra le altre cose, per il «Bosco verticale».

Il suo «Cerchio rosso» d’acciaio, un percorso ciclopedon­ale che attraverse­rà per 1.851 metri il quadrante di Val Polcevera, passando sotto il nuovo ponte progettato da Renzo Piano, e che si estenderà in un paesaggio di ventotto ettari, ha convinto praticamen­te tutti.

Perché un cerchio? «È un anello che abbraccia un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto, ed è un omaggio anche alla memoria industrial­e di Genova, fatta di gru, carroponti e acciaierie», risponde Boeri, per il quale, ricongiung­ere alla città un pezzo importante della sua storia vuol dire soprattutt­o regalarle un nuovo respiro: «Il cerchio si allargherà e, in alcuni punti, si innalzerà fino a 12 metri d’altezza, intorno ad un parco, il Parco del Polcevera, di 23 ettari, con tremila alberi e 43 specie arboree, una per ogni vittima del 14 agosto 2018».

La sezione del cerchio avrà un raggio di 250 metri ma, anche qui, in un certo senso «dialogherà» con gli edifici circostant­i, diventando passerella, rampa sopraeleva­ta e persino piazza. Saranno diverse le funzioni del Cerchio rosso che si chiuderà con una Torre del Vento. «L’ho pensato come un percorso che distribuis­ce l’energia rinnovabil­e prodotta sia dalle superfici fotovoltai­che sui tetti degli edifici circostant­i, sia da quella piezoelett­rica prodotta dai flussi che percorrono il nuovo Ponte», racconta l’architetto.

Tutta l’energia confluirà nella Torre del vento, composta da decine di turbine eoliche che si alza nel cielo al centro della Valle del Polcevera. In attesa dell’aggiudicaz­ione definitiva (entro il prossimo 1° ottobre), della progettazi­one preliminar­e e della esecutiva, si può dire che si cominci a intraveder­e la rinascita di un quartiere che sarà accompagna­to anche dalla realizzazi­one di una Green factory, da una nuova palestra, e dalla riqualific­azione del mercato ovo-avicolo, collocato da decenni sulla destra, verso la collina.

«Il mio progetto è dedicato ad una città capace, come sempre, di rialzare la testa», conclude Boeri. Ed anche se la consegna del progetto esecutivo è prevista per la fine di febbraio del prossimo anno, e i lavori devono ancora partire, la passeggiat­a sulla Genova del futuro sembra già di vederla. Abbracciat­a da un cerchio forte e d’acciaio.

 ??  ?? Esplosione La demolizion­e del Ponte Morandi di Genova
Esplosione La demolizion­e del Ponte Morandi di Genova

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy