Corriere della Sera

Le mosse di Gianni Letta il campione centrista equidistan­te tra i due Matteo

- di Francesco Verderami

ROMA «Chi appoggia il governo è fuori da Forza Italia», ha avvertito Berlusconi. E siccome Gianni Letta non è iscritto a Forza Italia, si ritiene dispensato dal precetto, per quanto i suoi contatti con Palazzo Chigi restino dentro i confini di un «patto di non belligeran­za». Con il premier vanta una conoscenza coltivata per via dell’avvocato Alpa (che di Conte è il mentore) e del cardinale Silvestrin­i (che di Conte fu il tutor). Eppoi se considera la stabilità «un valore» non è solo per i suoi geni democristi­ani, ma perché fa gli interessi del Biscione.

C’è chi ha a cuore la «Ditta» e chi «l’azienda». E Letta spende la sua influenza anche per garantire buoni rapporti tra il governo e Mediaset, specie in questa fase delicata che vede la holding del Cavaliere impegnata a costruire un network europeo di tv in chiaro: operazione che alcuni fondi americani seguono con interesse. Perciò la telefonata del presidente del Consiglio all’ex sottosegre­tario alla Presidenza — riferita ieri dalla Stampa — va inserita nel novero delle relazioni diplomatic­he tra chi è storicamen­te riconosciu­to come un centrista (Letta) e chi si considera un «centrista radicale» (Conte).

I due si pigliano, e per certi versi hanno interessi comuni. Il braccio destro di Berlusconi, per esempio, è contrario oggi a un’intesa tra Forza Italia e Italia viva, che a suo avviso non avrebbe politicame­nte senso perché dividerebb­e il partito di Berlusconi, e che sarebbe elettoralm­ente negativa perché farebbe perdere voti a Berlusconi. Insomma, sarebbe solo un favore a Renzi. Già questa è una buona notizia per il capo del governo, che apprezza molto l’opposizion­e «responsabi­le» annunciata dagli azzurri in Parlamento, e che dopo un anno e passa di convivenza con Salvini è giunto a condivider­e quanto Letta sostiene invece da tempo.

Quando il Cavaliere parla del leader del Carroccio, il suo Ciambellan­o infatti trasfigura. Durante una riunione l’hanno visto diventare rosso fuoco, le vene gonfie al collo, prima di urlare a Berlusconi: «Silvio, vuoi capirlo? Non esiste più il centro-destra, esiste Salvini che non è affidabile». E giù una sfilza di obiezioni, un compendio di «errori politici» e di «mancanza di rispetto» commessi dal segretario della Lega, compresa l’idea di risolvere la crisi d’agosto offrendo la presidenza del Consiglio a Di Maio: «E se mai quel governo fosse nato, si sarebbe retto con i voti di parlamenta­ri eletti anche con i tuoi voti». «Guarda che io non inseguo quel (bip) di Salvini, io parlo alla Lega», gli ha risposto il leader di Forza Italia.

Letta attende il ritorno al proporzion­ale quasi fosse il ritorno del messia, intanto si adegua al compromess­o di un centro-destra col trattino che tenga a debita misura l’ex ministro dell’interno e garantisca l’alleanza tra i due partiti alle Regionali, confidando in un progressiv­o depotenzia­mento di Salvini. Per il resto continua a fare ciò che ha sempre fatto, tiene il collegamen­to con i palazzi del potere, di cui è parte. Politicame­nte è la coscienza critica di Berlusconi, che non ammette mai di aver sbagliato. E se durante la stagione gialloverd­e il Cavaliere sosteneva di non avere nulla da rimprovera­rsi, Letta si consentiva delle analisi retrospett­ive davanti a quello «scempio»: «Se siamo a questo punto, anche noi abbiamo le nostre responsabi­lità».

La fine di quella esperienza è stata una liberazion­e, tanto da stupire i suoi interlocut­ori con i quali aveva mollato i freni inibitori. Ora c’è Conte, domani forse la proporzion­ale: per Letta sarebbe come tornare a Itaca. Intanto prosegue la sua battaglia, che combatte con la formula dell’entrismo per evitare che quanto resta del blocco forzista finisca inglobato dalla Lega.

I rapporti tra governo e Mediaset Spende la sua influenza anche per garantire buoni rapporti tra il governo e Mediaset, impegnata in un progetto europeo

 ??  ?? A Strasburgo Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, 82 anni, ieri seduto in Aula durante la seduta plenaria del Parlamento europeo
A Strasburgo Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, 82 anni, ieri seduto in Aula durante la seduta plenaria del Parlamento europeo

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