Le memorie di mio padre internato in Germania
Questo episodio è tratto dal libro «9809 Prigioniero del silenzio» nel quale ho riordinato le memorie di mio padre Nello deportato in Germania. «Io, Nello Cortellessa, classe 1923, nell’estate del 1943, sono in servizio presso la caserma dell’aeronautica di Parabiago quando un bombardamento su Caserta uccide mio fratello Vincenzo. Per questo, torno a casa, a Mignano, proprio quando i tedeschi, in ritirata, in seguito all’armistizio dell’8 settembre, prendono a depredare le città del meridione e a sequestrare quanti più giovani possibile per deportarli in Germania, nei campi di lavoro. Il 23 settembre del ‘43 i militari della Divisione Göring, invadono il paese. Casa dopo casa, visitano anche noi, i Cortellessa, e portano via me e il cugino Antonio. Inizia così un lungo viaggio, verso i campi di lavoro di Haunstetten, l’esperienza più drammatica della nostra vita. L’identità ridotta a un numero, mal nutriti e costretti a lavorare al freddo in condizioni disumane per 19 lunghissimi mesi, tra le assurde meschinità dei soldati tedeschi e il rischio di morire di inedia. Il 27 aprile del ’45 la fine dell’incubo. Torno a Mignano. Lì ho imparato il valore della trasmissione della memoria attraverso il racconto. D’ora in poi dalle mie ferite non cesseranno di fluire immagini e parole che diverranno racconto».