Architetto e presidente Thomas Jefferson creatore di uno stile
Thomas Jefferson architetto. Modelli palladiani, principi democratici e il conflitto delle idee: questo il titolo della mostra inaugurata ieri al Chrysler Museum of Art di Norfolk, Virginia, Stati Uniti, che fino al 19 gennaio (chrysler.org) racconterà uno dei lati forse meno conosciuti del terzo presidente degli Stati Uniti (in carica dal 4 marzo 1801 al 3 marzo 1809) nonché di uno dei padri fondatori della nazione, Thomas Jefferson, (1743-1826), politico ma anche architetto (suoi i progetti per il campus dell’università della Virginia, la sua casa di Monticello, patrimonio Unesco dal 1987, il Campidoglio di Richmond). Progettista «amatoriale» e classicista d’ispirazione, influenzato profondamente da Andrea Palladio (la mostra nasce grazie alla collaborazione con il Museo Palladio di Vicenza), Jefferson è stato l’inventore del neoclassicismo americano (Jeffersonian Style). Uno stile fatto di cupole e colonne modellate sulla classicità, cupole e colonne che — spiega il curatore Erik H. Neil — per Jefferson non erano soltanto simboli della perfezione formale ma, più in generale, di quegli ideali di libertà e democrazia che proprio nell’antica Grecia e nell’antica Roma avevano preso forma. (st.b.)