Corriere della Sera

Contro il Sudafrica

Rugby, un abitante su due davanti alla tv

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Se un mese e mezzo fa avessero detto a Rassie Erasmus che nei quarti della Coppa del Mondo avrebbe affrontato il Giappone, il c.t. del Sudafrica si sarebbe fregato le mani. Perché lo scorso 6 settembre i suoi Springboks ne avevano segnati 41 (a 7) al Giappone e la differenza tra le due squadre era apparsa evidente. Ora, però, la storia è cambiata. I Brave Blossoms hanno battuto Irlanda e Scozia, hanno vinto il loro girone e oggi a Tokyo gli Springboks troveranno un avversario in stato di grazia, sospinto da un Paese intero.

È la storia di un grande amore appena sbocciato, e quindi travolgent­e, quello tra i giapponesi e la loro Nazionale di rugby. In 26 milioni avevano seguito la prima partita mondiale, contro la Russia, 55 sono rimasti incollati alla tv per l’ultima, contro la Scozia. Quasi un giapponese su due compresi vecchi, bambini e quelli fissati con sumo, baseball, volley e calcio, che di rugby non avevano mai sentito parlare. «Siamo partiti 8 anni fa ed è incredibil­e vedere dove siamo arrivati — ha detto Michael Leitch, il capitano del Giappone —. In questo Mondiale siamo cresciuti partita dopo partita, adesso abbiamo fiducia nelle nostre qualità e non abbiamo paura di nessuno».

Insomma, gli Springboks sono avvisati e sarebbe imperdonab­ile per loro non prendere la sfida sul serio, anche perché hanno già conosciuto la furia giapponese 4 anni fa al Mondiale inglese, quando vennero mandati al tappeto nella partita passata alla storia come «Il miracolo Meta

Kenki Fukuoka, ala, 4 mete nel torneo, segna contro la Scozia. Sotto, la gioia dei tifosi giapponesi. L’intero Paese sta scoprendo il rugby e oggi, per la partita dei quarti contro il Sudafrica, è atteso un nuovo record d’ascolto dopo quello fissato per la partita con la Scozia: 55 milioni (Ap, Getty Images)

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