L’agendina 2020 de «la Lettura»: per fissare date e pensieri
Le parole dei diari sono «torce che infiliamo in un cassetto e che fanno luce tutt’intorno»: la suggestione viene dallo scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson. L’autore — pubblicato in Italia da Iperborea (ultimo libro: Storia di Ásta, 2018) — apre, con un testo inedito, l’agendina 2020 de «la Lettura», datario che riporta per ogni giorno dell’anno eventi storici, anniversari, ricorrenze e appuntamenti culturali (fiere, manifestazioni, rassegne nazionali e internazionali...).
Il testo di Stefánsson (proposto in italiano, in originale islandese e in inglese) è collocato appena dopo il saluto del direttore del «Corriere» Luciano Fontana alla «comunità» dei lettori.
Nata interamente in Italia e stampata da Aspitalia (Bergamo), l’agendina 2020, realizzata in collaborazione con l’università Iulm guidata da Gianni Canova, è in vendita in edicola (a 9,90) con il «Corriere della Sera» o può essere prenotata online attraverso il sito primaedicola.it. L’annuario è disponibile in tre colori: oltre al rosso, due nuove tinte, verde e azzurro; ed è avvolta da una fascetta con i particolari di alcune copertine d’artista realizzate nel corso del 2019.
Nella parte finale sono state lasciate alcune pagine bianche, pensate perché ciascuno possa riempirle di appunti, parole e pensieri; è inoltre presente L’alfabeto de «la Lettura» un vademecum di temi, luoghi e personaggi di cui si è occupato il supplemento, che parte dalla voce Asterisco per arrivare a Zinco.
E, a proposito di contenuti, il nuovo numero de «la Lettura», il #412 in edicola per tutta la settimana, è ricco di spunti e occasioni per approfondire e riflettere. Le prime otto pagine sono dedicate a Brasile e Amazzonia: ospitano tra gli altri gli interventi del giurista Sabino Cassese (che si concentra sul sovranismo) e dello scrittore Angelo Ferracuti (che ha incontrato il poeta Thiago de Mello). Tra le firme internazionali del numero sono da segnalare i romanzieri Isabel Allende e Arturo Pérez-reverte, entrambi con interventi in esclusiva: della scrittrice cilena pubblichiamo l’incipit di Lungo petalo di mare, il nuovo libro in uscita dopodomani per Feltrinelli; il narratore spagnolo racconta, invece, come è nato il personaggio del cane Nero, ex campione di combattimenti clandestini, promosso a investigatore in I cani di strada non ballano, che esce oggi da Rizzoli. Ancora, Teresa Ciabatti si misura col nuovo libro di André Aciman, Cercami (Guanda); poi due omaggi: uno a Dante e alla lingua della Divina Commedia (di Paolo Di Stefano, con la visualizzazione di Giulia De Amicis) e l’altro a Primo Levi, ricordato dal cugino Luciano Segre nell’articolo di Carlo Zanda.