«Un segnale duro al governo FI troppo schiacciata sulla Lega? L’alleanza non ha alternative»
Tajani: non cadranno, ma facciamoci trovare pronti
ROMA È felice per quella che definisce «l’onda di una rivoluzione pacifica», suggellata dal «trionfo nella prima Regione rossa»: «Tantissima gente è andata a votare, per una forte motivazione: dire no a questo governo e sì ad uno del centrodestra unito». Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia, si prende il meglio della domenica elettorale - un altro presidente per la coalizione che sin qui, elettoralmente, non ha fallito un colpo - e promette «duro lavoro» per il futuro: «Sapevamo di non essere forti come partito in Umbria, non siamo stupiti. Ma non ci sono alternative e i risultati lo confermano: il centrodestra è casa nostra».
Prevede contraccolpi sul governo?
«Il segnale è molto duro per loro. Ed è l’ennesimo. Abbiamo vinto tutte le elezioni regionali, è chiaro quello che gli italiani chiedono: non una manovra di tasse nè un governo senza linea comune. Vogliono chi, come la piazza di San Giovanni, rappresenta una politica comune».
Questo può portare ad un nuovo governo, magari guidato da Draghi?
«Ma no, lasciamo stare Draghi, che è una risorsa della Repubblica da non sprecare certo per un governicchio come questo basato su un accordo di basso livello...».
Ma il rischio caduta c’è?
«Temo che il collante che li tiene uniti - fare 500 nomine, eleggere assieme il capo dello Stato - sia molto forte. Ma noi dobbiamo farci trovare pronti, costruire l’alternativa».
Non sembra così facile per FI: la Lega continua a crescere, voi a scendere
«Sapevamo che la Lega avrebbe avuto successo, come alle Europee. E Salvini in questa campagna elettorale ci ha messo l’anima. Sapevamo anche che non sarebbe stato facile per noi, che storicamente non otteniamo buoni risultati in Umbria, dove i voti sono stati sempre inferiori alla media nazionale nonostante ottimi amministratori. Anche FDI è tradizionalmente forte in Umbria».
I vostri alleati però migliorano, voi no. Carfagna, Miccichè dicono che siete troppo schiacciati su una Lega che vi divora
A Carfagna e Micciché, ricordo che il centrodestra unito lo abbiamo sempre voluto e chiesto noi Divisi gli elettori non ci seguirebbero
«Io dico due cose: la prima è che il centrodestra unito l’abbiamo sempre chiesto noi, ed ora lo abbiamo ottenuto. La seconda è che non esistono alternative: i nostri elettori ci chiedono di essere stare insieme. Se non facessimo quello per cui siamo nati, batterci contro la sinistra con i nostri alleati, semplicemente non ci seguirebbero».
C’è rischio che FI venga inglobata dalla Lega e da FDI?
«Noi non abbiamo alcuna intenzione di fare un partito unico, siamo consapevoli che il nostro apporto come componente liberale, popolare, cattolica è fondamentale. Dobbiamo metterci in testa tutti che c’è da lavorare a testa bassa, e lo faremo. Non c’è altra strada».
Serve un nuovo leader?
«Il leader lo abbiamo, è Berlusconi. Non ci servono correnti e delfini che devono ancora imparare a nuotare..».