Corriere della Sera

La tv più vista (sul web)

Video dai programmi: 100 milioni di stream per «X Factor» Successo online dei reality, la sorpresa è «L’aria che tira»

- Massimo Scaglioni

La prossima settimana il ciclone Fiorello approderà sull’app del servizio pubblico con Viva Raiplay!, ma l’epoca della «Total Audience» è già iniziata dall’estate e può contare i suoi primi campioni proprio mentre la nuova stagione è ripartita. Nella television­e connessa a Internet e vista fuori dal classico piccolo schermo — ovvero sul pc, sul tablet o sul cellulare — trionfano infatti la reality tv (e il connesso trash) ma anche il talent, l’informazio­ne con l’approfondi­mento e lo sport. Il tutto all’insegna di un modo nuovo di consumarla: è la tv del giorno dopo, è la tv non-lineare, sempre e ovunque disponibil­e, il più delle volte sminuzzata in «clip & snack».

Fuori dal telescherm­o vincono in particolar­e proprio le clip, frammenti di television­e che diventano virali e «spalmabili» sui social, tanto che è difficile non incrociarl­e quando si è sempre connessi: in testa alla classifica (l’analisi che abbiamo condotto ha coperto cinque mesi, da giugno a ottobre) ci sono in particolar­e i «contenuti extra», collegati a programmi e reti, ma inediti.

Vince X Factor, al primo posto con le sue buffe audizioni che «traducono» in italiano celebri hit: Rock the Casbah (oltre 4 milioni e 61 mila spettatori medi, e più di 6 milioni di stream), Help (2.345.000 spettatori medi, oltre 3 milioni e mezzo di stream), Losing My Religion (oltre 4 milioni di stream), ma anche il divertente Lo scaldabagn­o è spento (oltre 4 milione e 300 mila stream) della band romana K-mono (eliminati agli Homevisit). Fra settembre e ottobre, poi, con la ripartenza dei programmi, macinano grossi numeri anche i frammenti di tv visti poi online: in particolar­e «L’ultimo video di Nadia Toffa» alle Iene (quasi 1 milione 800 mila stream), il «Fuori-onda fake di Matteo Renzi» a Striscia la notizia (430 mila stream), «Enrico Mentana a Propaganda Live» (531.000 stream), «Gli insulti a Gad Lerner» da Otto e ½ (471 mila stream).

Ma oggi è anche possibile confrontar­e direttamen­te le performanc­e dei programmi nei loro passaggi tv e nella loro vita, per lo più frammentat­a in clip, sul web.

Fra i programmi più visti online c’è di nuovo, in testa alla classifica di questi mesi, X Factor con un numero impression­ante di stream aggregati: quasi 100 milioni. Il talent è un po’ in crisi nel passaggio in tv (gli «Homevisit» hanno raccolto, su Sky Uno, solo 870.000 spettatori medi), ma è leader online, e come si è detto, diverse sue clip superano nettamente gli ascolti medi tradiziona­li. Secondo titolo in vetta alla classifica è Temptation Island, con oltre 14 milioni e mezzo di stream. Temptation funziona anche come «full content» (ovvero visto online in forma di puntata intera), con medie di oltre 400 mila spettatori. L’ascolto online di un’intera puntata pesa quindi fino all’11% della sua audience complessiv­a.

Funziona bene anche l’approfondi­mento di L’aria che tira, su La7, con quasi 10 milioni di stream, e poi Le Iene (7 milioni e 200 mila stream) e Uomini e donne (5.140.000 stream). Il programma di Maria De Filippi raccoglie grandi ascolti anche come «full content» (puntate intere): quella del 20 settembre ha una media di 177.000 spettatori, pesando più del 7% sulla sua audience tradiziona­le.

Interessan­te misurare anche l’ascolto «lineare» dei programmi online, cioè in contempora­nea (live) con la loro messa in onda: qui a vincere è lo sport, per esempio col secondo tempo di Finlandia - Italia in onda su Rai1 (quasi 60 mila spettatori medi), ma anche la grande informazio­ne. Oltre 20 mila spettatori live per la famosa Maratona Mentana del 20 agosto.

Ciascun editore sembra ormai specializz­ato su un modello di audience online: Sky vince sulla «clippizzaz­ione» di contenuti brevi (soprattutt­o sportivi) e sul contenuto pregiato (X Factor); Mediaset su prodotti che sembrano espandersi naturalmen­te sul web (Temptation, Striscia, Uomini e donne); La7 è leader nell’approfondi­mento e nelle dirette d’informazio­ne.

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