Colpo Lazio tra le proteste dei viola Furia Ribery
Immobile segna quando la partita sta finendo, la Lazio vince e si rilancia in coda al gruppo di testa, a due punti appena dal quarto posto del Napoli. E la Fiorentina – che non perdeva da sei partite e quasi due mesi – finisce tra le polemiche. Ce ne sono contro l’arbitro, il quale giudica regolare una spallata di Lukaku a Sottil da cui nasce l’azione del 2-1, e ce ne sono anche all’interno del mondo viola, visto che Ribery non capisce (e non è il solo) perché Montella lo tolga dal campo a un quarto d’ora dalla fine, in un momento in cui era nettamente il migliore dei suoi, e per questo s’infuria.
Quando il capocannoniere Immobile ha messo all’angolo, di testa, il cross di Lukaku, la partita sembrava destinata al pareggio, anche perché nel secondo tempo il duello divertente della prima mezz’ora di gioco si era spento: entrambe le squadre cercavano di vincerla, ma nessuna delle due creava granché.
La Lazio ha fatto la differenza proprio nei 25 minuti iniziali, che ha giocato sul velluto, sfidando e surclassando la Fiorentina nel palleggio, nella qualità della manovra, nella varietà e quantità di iniziative offensive. La squadra di Inzaghi è stata quasi perfetta, certo spettacolare. Tanto che ha costruito azioni un po’ in ogni modo. Lazzari ha infilato la difesa viola sulla destra, bruciando Dalbert e facendosi poi mettere giù da un braccio di Caceres (ha chiesto il rigore al 13’); il vantaggio è invece arrivato grazie a una penetrazione centrale. Immobile ha trovato in profondità Correa il quale ha dribblato Dragowski prima di mettere la palla in rete (il Var ha corretto il guardalinee che aveva segnalato il fuorigioco). La partita si è riequilibrata tra il 25’ e il 27’: Correa ha fallito il raddoppio e subito la Fiorentina ha pareggiato sull’asse Riberychiesa. Il confronto è diventato quasi pari, fino al colpo di Immobile. Il quale nel recupero ha concesso a Caicedo di tirare il rigore del 3-1 al suo posto: Dragowski lo ha parato.