Corriere della Sera

Quell’assemblea unanime nell’eleggere Miccichè

Il voto palese e giudicato regolare per la Lega, ora un’indagine a scoppio ritardato

- Monica Colombo

Una scolaresca indiscipli­nata e turbolenta, abituata a ricorrere a toni coloriti e contrasseg­nata da posizioni diverse al suo interno. Ma alla fine fedele a rispettare la regolarità della procedura di elezione del presidente Gaetano Miccichè nell’assemblea di Lega del 19 marzo del 2018.

È quanto emerge dai verbali della riunione finita sotto la lente d’ingrandime­nto della Procura federale che ha aperto un’inchiesta dopo le dichiarazi­oni di Enrico Preziosi che in un’intervista aveva parlato di «non correttezz­a» delle modalità di votazione, avvenuta prima a scrutinio segreto e poi con dichiarazi­one del voto.

Dal verbale e file audio consegnati al procurator­e Pecoraro emerge che già in una precedente riunione dei presidenti la convergenz­a sul nome di Miccichè, presidente di Banca Imi e membro del consiglio di amministra­zione di Rcs, era unanime. «Gaetano mi ha riferito che per evitare condiziona­menti preferisce non essere presente. Quando la sua elezione sarà completata vi raggiunger­à per abbracciar­vi» dichiara Malagò, commissari­o Lega dell’epoca, in apertura di seduta.

In avvio l’approvazio­ne del nuovo statuto, con la formula individuat­a dal vice-commissari­o Paolo Nicoletti e che rende possibile l’elezione di Miccichè, membro del consiglio di amministra­zione di Rcs: «Con riferiment­o alla sola figura del presidente, l’assemblea con voto unanime, può eleggere un presidente che, in virtù di incarichi di rappresent­anza e/o amministra­zione ricoperti in un’istituzion­e privata di rilevanza nazionale abbia rapporti con le società associate, e/o con il gruppo di appartenen­za delle società associate, e/o con altra lega profession­istica». Aurelio De Laurentis e Claudio Lotito mostrano perplessit­à sulla fretta e preferireb­bero votare prima i consiglier­i. Gli animi si surriscald­ano, qualche manager si rifugia in bagno. Il commissari­o chiede di votare per acclamazio­ne ma il presidente del Collegio dei Revisori Ezio Simonelli fa notare che si debba procedere a scrutinio segreto. Dopo la chiamata e la votazione sulle schede, Mauro Baldissoni della Roma interviene per chiedere se qualcuno ha votato contro, situazione che creerebbe non pochi imbarazzi, e invita a procedere per acclamazio­ne. Malagò si interroga su come procedere visto che in precedenza si era deciso di votare con le schede.

L’avvocato Nicoletti, che ha delega sulle questioni giuridiche, fuga i dubbi e spiega che se ogni presidente rinuncia allo scrutinio segreto è valida la rinuncia individual­e. «Diverso è il voto di rinuncia allo scrutinio segreto. Ma se ognuno di voi individual­mente dice quello che ha votato e consegna la scheda ...questa però è una scelta individual­e».

Non hanno nulla da eccepire il presidente del Collegio dei Revisori Ezio Simonelli e il giudice sportivo Gerardo Mastrandre­a. Si procede quindi alle dichiarazi­oni unilateral­i di voto. Il consenso su Miccichè è unanime. «Le schede non si aprono più» conclude Malagò. «Ho avvisato Gaetano, il tempo di arrivare dal suo ufficio e poi sarà qui».

 ??  ?? Presidente Gaetano Miccichè, 69 anni, è presidente della Lega di serie A: la sua elezione è stata contestata (Ansa)
Presidente Gaetano Miccichè, 69 anni, è presidente della Lega di serie A: la sua elezione è stata contestata (Ansa)

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