Corriere della Sera

La furia Atalanta travolge l’udinese

Sette gol dopo i 5 presi dal City in Europa

- Matteo Magri

le reti segnate in campionato da Muriel, già due in più delle 6 realizzate un anno fa con la Fiorentina

Cominciano a terminare gli aggettivi per descrivere l’atalanta. Almeno in campionato. Perché il 7-1 (eguagliato il record della vittoria più ampia in serie A nella sua storia) rifilato ieri all’udinese è l’ennesima dimostrazi­one di una squadra che ora può permetters­i sogni che vadano oltre la (ri)qualificaz­ione in Champions League. Il settebello calato di fronte ai friulani, infatti, permette di allungare sul Napoli quarto in classifica (bloccato dalla Spal sull’1-1) e di rosicchiar­e punti sia a Juventus (ora a +3) e Inter (+2). Soprattutt­o, dimostra una forza d’animo particolar­e. I cinque schiaffi rimediati martedì scorso dal City in Champions potevano essere un pesante fardello da trascinare al ritorno in campionato. A complicare le cose, il vantaggio dei bianconeri al minuto 12 con Okaka bravo a rubare la palla a un ingenuo Kjaer e a freddare Gollini.

Insomma, sopra il Gewiss Stadium sono cominciati a fluttuare gli spettri di Manchester. Scacciati via da Ilicic e Muriel, in versione acchiappaf­antasmi. Il primo è stato protagonis­ta forse della prima prestazion­e di livello della stagione: doppietta e rigore del 2-1 procurato, con in dote l’espulsione di Epoku. Il colombiano ha firmato una tripletta (segnando due volte dagli

Atalanta Udinese

undici metri) che lo porta a quota 8 in classifica cannonieri, con la media di un gol ogni 42 minuti. A completare la festa, Pasalic (prima rete stagionale) e il giovanissi­mo Traore, il nuovo fenomeno del vivaio di Zingonia. Il 17enne ivoriano, protagonis­ta nell’ultima gara di Youth League (gol del definitivo 3-1 al City), entrato nella ripresa, ha timbrato all’esordio assoluto nei profession­isti. Piccolo appunto. L’udinese alla vigilia della sfida di Bergamo aveva la miglior difesa: in otto gare aveva subìto solo sei reti.

L’allenatore dei nerazzurri, Gian Piero Gasperini, cerca di tenere i suoi con i piedi per terra. «L’atalanta non può vincere lo scudetto. Per me lo può perdere solo la Juventus, ma dopo la formazione di Sarri ci sono Inter e Napoli». Quindi l’elogio ai protagonis­ti di giornata: «Ilicic è stato straordina­rio mentre Muriel ha ancora margini notevoli. Sa far tutto e ha qualità. È un top player, può segnare a livello dei migliori. Parlando in generale del match, è stato tutto positivo, perché abbiamo giocato e costruito tanto. Certo, ogni tanto facciamo qualche errore, ma se non fosse così saremmo ancora più in alto». gol segnati da Zaza al Cagliari, la sua vittima preferita. Due reti sono arrivate nelle ultime due gare partite consecutiv­e senza sconfitte per il Cagliari, non succedeva dal gennaio 2014

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Tripletta Luis Muriel, 28 anni, si porta a casa il pallone: è a quota otto gol in campionato

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