Racconti, analisi, dubbi Lo speciale XXL a 30 anni dalla caduta del Muro
Da Est a Ovest c’era prima di tutto una barriera di cemento armato alta tra i tre e i quattro metri con filo spinato, poi una rete elettrificata, quindi un corridoio pattugliato da cani poliziotto, una striscia di controllo ricoperta di sabbia per individuare le impronte di eventuali fuggiaschi, seguita da una lunghissima fila di Cavalli di Frisia, da un fossato e infine da un’altra barriera alta tre metri e 60 centimetri. Pochi lo sanno ma è di questo che parliamo quando parliamo del Muro di Berlino, almeno nella sua versione definitiva, quella completata nel 1975 (l’inizio della sua costruzione è del 1961) e attiva fino al 9 novembre 1989. Fu allora che cadde. Esattamente trent’anni fa: un evento che ha fatto pensare a tutti che si stesse chiudendo l’era in cui il pianeta era spaccato in due blocchi politicamente e ideologicamente contrapposti, per aprirne un’altra di pace e di dialogo. Per capire cosa ha rappresentato quel giorno per la Germania, l’europa e il mondo, il 3 novembre troverete in edicola – gratis con il Corriere – uno speciale di 7 dedicato proprio al Muro e all’anniversario della sua fine. Si chiama 7XXL ed è di taglia extra-extra-large, con il formato e la carta del Corriere. Ci sono mappe e infografiche in 3D, le immagini dei migliori fotografi di allora e di oggi, i racconti e le analisi delle grandi firme del giornale: c’è pure una sezione dedicata a spiegare quell’epoca ai millennial e ai ragazzi, oltre a una playlist dei migliori film, a un percorso guidato fra i libri e alla colonna sonora della città divisa, da David Bowie a Springsteen. Soprattutto, ci sono gli elementi per rispondere alla domanda centrale: ciò che tutti sognavano quel giorno è stata soltanto un’illusione?