Corriere della Sera

L’italiana Camozzi per il telescopio più potente al mondo

- Alice Scaglioni

Un telescopio a infrarossi di ultima generazion­e — per la precisione, il più potente al mondo — per studiare i pianeti al di là del sistema solare, alla ricerca di possibili segnali di vita fuori dalla Terra. E a costruirlo sarà, in parte, una multinazio­nale bresciana. Il gruppo Camozzi ha vinto la gara internazio­nale per la realizzazi­one del Giant Magellan Telescope, il prossimo gioiello dell’esplorazio­ne nello spazio. La società italiana lavorerà, tramite la sua controllat­a con sede negli Usa Ingersoll Machine Tools, alla produzione del super-telescopio insieme a Mt Mechatroni­cs, società tedesca che si occupa di progettazi­one, sviluppo e manutenzio­ne per componenti di telescopi. Ingersoll, Mt Mechatroni­cs e Gmto (ente che si occupa di promuovere la realizzazi­one del telescopio per conto dei fondatori statuniten­si e internazio­nali) hanno siglato un accordo per un investimen­to totale di 135 milioni di dollari. La controllat­a della multinazio­nale bresciana costruirà la «scheletro» in acciaio del telescopio, che verrà realizzato negli Stati Uniti con componenti italiane. Come ha spiegato Lodovico Camozzi, amministra­tore delegato del gruppo, la società è stata scelta grazie alla sua specializz­azione nel settore — già nel 2014 avevano firmato il più grande telescopio solare al mondo — ma soprattutt­o per merito della tecnologia idrostatic­a, brevettata nel 1975 dalla stessa Camozzi. «Sono stati due anni molto importanti, e siamo molto contenti che abbiano chiamato un’azienda italiana — ha detto il ceo —. Dobbiamo ringraziar­e tutti i nostri collaborat­o che con il loro impegno hanno permesso la vittoria della gara anche contro player molto più importanti e più grandi». Il Giant Magellan Telescope — che sarà il più grande creato ad oggi da Gmto — sorgerà in Cile, nel deserto di Atacama, e la sua realizzazi­one sarà frutto del lavoro sincronizz­ato di 12 fra le principali università e istituti scientific­i del mondo. La

Il progetto

Un rendering del Giant Magellan. La struttura in acciaio di Ingersoll manterrà in posizione i sette specchi del telescopio per mettere a fuoco la luce dei corpi celesti data prevista per l’avvio della sua attività di esplorazio­ne è fissata al 2029 e avrà una definizion­e visiva dieci volte superiore all’hubble Space Telescope della Nasa.

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