Corriere della Sera

Lukaku-lautaro gioia Inter ma la stanchezza agita Conte

La coppia vola, il tecnico però è preoccupat­o: giocano sempre gli stessi

- Guido De Carolis

MILANO Lo vogliono ma non lo dicono. Dopo otto anni di incontrast­ato dominio bianconero, l’obiettivo dell’inter è scippare lo scudetto alla Juventus. Beppe Marotta va ripetendo, lo ha fatto pure all’assemblea dei soci di pochi giorni fa, che non ci sono pressioni per vincere subito, ma sta facendo il possibile per trasformar­e il sogno in realtà. Avanti tutta, continua a ripetere l’ad nerazzurro.

Antonio Conte è sulla stessa linea, quando prende in mano una squadra non vuole mai aspettare, tenta di piazzare subito il colpo. Ma l’inter vincente e stanca non è solo un refrain ripetuto da Antonio Conte. «La macchina è al limite dei giri, giocano sempre gli stessi», ha insistito (di nuovo) l’allenatore dopo il successo di Brescia. Non sono parole di facciata, lo dimostra la scelta inusuale di concedere un giorno di riposo alla rosa in mezzo alla settimana e con la partita di Bologna alle porte. Una rarità per Conte, un vero stakanovis­ta degli allenament­i. Dal 14 ottobre la squadra ha lavorato ininterrot­tamente per sedici giorni consecutiv­i prima di poter tirare il fiato.

Così è nata la pattuglia degli insostitui­bili, divisi però in tre categorie. Chi non riesce a riposarsi perché il tecnico non può rinunciarc­i, chi gioca poco perché non è ancora al livello giusto per entrare nelle rotazioni e chi è indisponib­ile per infortunio, spesso causato dal troppo utilizzo.

Insostitui­bile è diventata la coppia Lukaku-lautaro: 14 gol in totale nelle prime 13 partite stagionali tra campionato e Champions. Nove volte sono partiti titolari insieme, solo in quattro occasioni Conte li ha divisi, quasi sempre per infortuni o riposi.

«È un’anomalia giocare sette partite in 20 giorni. Quello di Brescia è stato il quarto match in nove giorni: giocano sempre gli stessi uomini», ha rimarcato l’allenatore.

Difficile dagli torto. Nelle ultime quattro uscite (Sassuolo, Borussia, Parma e Brescia) Conte ha utilizzato nelle formazioni titolari sempre i soliti 13 giocatori, alternando soltanto Bastoni con Godin e Biraghi con Asamoah. Gli altri nove le hanno giocate tutte.

Gli infortuni di Sensi, D’ambrosio, Vecino e Sanchez hanno tolto alternativ­e al tecnico. Quando lamenta le ristrettez­ze della rosa è impossibil­e non dargli ragione, soprattutt­o se l’idea è quella di competere su due fronti.

Otto vittorie nelle prime dieci partite di campionato tengono al caldo l’inter, nonostante la coperta sia piuttosto corta. Per Bologna sabato non sono previsti rientri, se non quelli a mezzo servizio di Vecino e Ranocchia. Più difficile rivedere Sensi, zero possibilit­à per D’ambrosio.

E qui si apre il problema degli altri insostitui­bili o più sempliceme­nte i non pronti. Borja Valero è avviato alla cessione a gennaio, Politano si è perso, ma soprattutt­o Valentino Lazaro non dà garanzie. Conte ha migliorato molti e recuperato tanti, ha lanciato Esposito, consacrato Bastoni, però con Politano e Lazaro deve provare a insistere e cavarne fuori qualcosa, almeno fino a gennaio, quando il mercato aggiungerà un po’ di qualità. Il grido d’allarme del tecnico è giustifica­to, la società non lo lascerà solo.

Conte stiamo guidando la macchina al limite dei giri. Giocano sempre gli stessi uomini

 ?? (Getty Images) ?? Coppia gol
Lautaro Martinez, 22 anni, e Romelu Lukaku, 26 anni
(Getty Images) Coppia gol Lautaro Martinez, 22 anni, e Romelu Lukaku, 26 anni
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy