La Lazio conferma i problemi del Toro
Due reti per tempo, e sabato c’è la Juve
Spazio. Quello che vede Francesco Acerbi, come racconta dopo il gol del vantaggio. Trenta metri, un tiro, una rete che spiana la strada. Sono passati solo 25 minuti. La Lazio vola, il Toro cade. Poco più di mezz’ora e la partita sembra chiusa. Raddoppia Ciro Immobile, Lazio-torino arriva quando è il 32’. Per l’attaccante laziale è l’undicesimo gol in campionato, arriverà anche il dodicesimo. La squadra di Inzaghi sarà pure «altalenante» ma questo è il quinto risultato utile di fila in campionato. Non sbaglia nulla, mentre il Toro sbaglia tutto. Un errore di Belotti e poi uno di Lukic aprono la strada alle prime due occasioni biancocelesti. Poi Zaza perde palla, la Lazio riparte, Immobile fa 2-0, preludio alla doppietta, che arriverà su rigore.
Ma è probabilmente nel primo gol che sta la chiave della crisi granata. Acerbi dirà «mi ero messo in quella posizione anche prima, perché avevo visto che c’era spazio». Il suo è un «gol di un mercoledì da leoni». È una prodezza che spezza l’equilibrio, ma insieme annebbia le idee, spegne il coraggio e riempie di fantasmi la testa dei giocatori di Mazzarri. Ombre lunghe, che sembravano allontanate domenica pomeriggio, nella rimonta contro il Cagliari.
Non è così, il Toro resta inchiodato a quota 11, ora sono sette i punti di distacco dalla Lazio, squadra alla quale un anno fa contese con successo il settimo posto in classifica. Ma soprattutto dopo 10 partite la squadra di Mazzarri subisce la quinta sconfitta. Il Toro si è perso, i tifosi che lo hanno seguito a Roma sostengono la squadra per tutta la gara, invitandola anche a «tirar fuori gli attributi». Pare che la cosa faccia anche un certo effetto quando dopo soli tre minuti della ripresa Meité costringe Strakosha a una gran parata. Sulla respinta arriva Belotti, che centra la traversa. È un lampo, come un vecchio flash: dopo il lampo devi buttare la lampadina.
La Lazio può controllare, fa 3-0 dopo 25 minuti della ripresa: fallo su Caicedo, rosso per Nkoulou, Toro in 10, Immobile fissa sul 3-0. Un’autorete di Belotti sorprende anche Sirigu e chiude il 4-0 che odora di crollo psicologico. Nel box numero 8 Walter Mazzarri, squalificato, assiste alla sconfitta come un leone in gabbia. Troppo stretto, come il tempo che resta al derby di sabato. Stretto anche per prendere una clamorosa decisione che riguardi il futuro del tecnico granata.