Fognini chiude male il suo anno migliore Spacca una racchetta e saluta subito Parigi

Fabio Fognini (foto) ha chiuso la stagione dei tornei con una racchetta spaccata in due all’altezza del manico che non rende merito alla migliore annata della sua carriera. Ci sarà un’appendice, a metà novembre, con la prima edizione delle Davis Cup Finals (si gioca a Madrid dal 18 al 24 novembre, con lui convocati anche Berrettini, Sonego, Seppi e Bolelli), ma da ieri Fognini ha la certezza di non poter giocare le Atp Finals di Londra. Sarebbe stata comunque una missione difficile anche andando avanti nel torneo di Parigi-bercy, quello che completa la carrellata dei Masters 1000, ma la sconfitta in tre set contro il canadese Denis Shapovalov ha spento qualsiasi chance di rimonta. Aveva vinto il primo set, Fabio, con il tennis che gli riesce alla perfezione: poi la partita è girata in apertura dei due restanti set, con un break nel quarto game del secondo e uno nel primo gioco del set decisivo che hanno indirizzato la partita dall’altra parte della rete. Resta il bello, della stagione di Fognini: il trionfo a Montecarlo (nell’unica finale giocata in stagione, contro Lajovic), la prima top ten in carriera (a metà luglio), l’imminente nascita del secondo figlio, suo e di Flavia Pennetta. «Avrei solo dovuto fare altre scelte — ammette —. Non trascurando i tornei grandi per cercare punti in quelli più piccoli. Nel 2020 posso fare ancora meglio, ora penso solo a staccare la spina».